L’occasione del Sindaco per schierarsi ancora una volta a favore del sociale e delle donne viene dalla discussa decisione presa dalla Lega Serie A di far giocare la Supercoppa italiana il prossimo 16 gennaio nella città saudita di Gedda in Arabia Saudita.
Questa scelta è diventata in breve un mezzo caso diplomatico e da tutti gli attivisti internazionali per i diritti umani sono arrivate infuocate critiche, anche in seguito al recente omicidio del dissidente e giornalista saudita, Jamal Khashoggi dello scorso 2 ottobre.
Come risaputo il 2 gennaio la Lega Serie A ha diffuso le istruzioni per poter comprare i biglietti della partita in programma allo stadio King Abdullah, e come da prassi i biglietti sono stati divisi in due categorie, “Singles e Families”, di cui i primi riservati al solo genere maschile ed i secondi (nei settori più alti e svantaggiati) sia a uomini che donne ma solo se accompagnate.
Un distinguo sessista inaccettabile nella nostra cultura ma base ufficiale in altri luoghi come l’Arabia Saudita dove solo ora timidamente, con le riforme portate avanti dal principe Mohammed bin Salman, cominciano ad intravvedersi primi segnali di modernizzazione (abolizione del divieto di guida e di assistere ad eventi sportivi per il genere femminile).
Il Sindaco Cristina Ponzanelli non si è sottratta dal dare una sua lettura alla scelta della Lega e nella propria pagina Facebook ha scritto poche ma chiare parole: “Non sono appassionata di calcio, ma sono libera di poter andare allo stadio quando voglio – leggiamo - Il 21 novembre scorso i calciatori di Serie A sono scesi in campo con un segno rosso sul volto, contro la violenza sulle donne – e aggiunge riferito alla partita - vietare a una donna il libero accesso allo stadio, o condizionarlo alla presenza di un uomo che la accompagni, è un atto di inaudita e volgare violenza”.
Mentre le polemiche sul caso salgono, salgono anche però le vendite dei biglietti: più di 50.000 quelli venduti sui 60mila a disposizione, come dichiarato dalla Lega Serie A.
Lo sport spesso usato proprio come simbolo contro le discriminazioni pare, in questo caso, mettere da parte i suoi buoni propositi e ideali a favore del notevole rientro economico, quei 7 milioni di euro incassati per la sola partita.
Partita che verrà trasmessa su Rai Uno alle 18.30 ora italiana.
Conclude il suo post Cristina Ponzanelli: “Per questo mi aspetto che Juve e Milan non volino in Arabia Saudita a giocare la Supercoppa Italiana, finché in quello stadio vigeranno regole discriminatorie inaccettabili”.
Ma nel documento della lega Serie A possiamo leggere un limpido “A gonfie vele la vendita”, insieme alle regole discriminatorie relative all’accesso allo Stadio.
Facile dare anticipatamente per scontato anche un record di visione televisiva della partita, e non certo il “black out” apposito come richiesto da molti, la passione tifosa spesso inficia anche facili ma importanti messaggi.
