Il maltempo del 29 e 30 ottobre ha causato danni all'interno dell'Arsenale. In particolare, rilevano Guidio Melley e Roberto Centi, consiglieri comali di LeAli a Spezia, le coperture in eternit dei capannoni dentro l’Arsenale e fronte l’abitato di Marola sono state parzialmente divelte, con il potenziale rischio di liberare nell’aria fibre di amianto particolarmente pericolose.
“Lo stato di diversi edifici e capannoni all’interno dell’area dell’Arsenale Militare versa da anni in precarie condizioni a causa della vetustà dei manufatti e dell’assenza di interventi di manutenzione straordinaria- dicono Guido Melley e Roberto Centi- in particolare alcuni di questi capannoni in condizioni fatiscenti sono ben visibili dall’abitato di Marola così come i danni che hanno subito durante l'allerta meteo“.
I consiglieri comunali hanno quindi presentato una interpellanza al Sindaco Peracchini. “La questione dello stato dei capannoni è stata da tempo sollevata dalla cittadinanza marolina e dei quartieri limitrofi- sottolineano ancora gli esponenti di LeAli a Spezia- c'è l’urgenza di porre rimedio ad una situazione che si trascina da diverso tempo, aggravata dai danni recenti, e che riguarda i cittadini di Marola, i bambini che frequentano la locale scuola, gli operatori delle attività commerciali e dell’ufficio postale della zona. Ad oggi non ci risultano iniziative e interventi in corso a cura della Direzione dell’Arsenale o del locale Comando del Dipartimento della Marina Militare. Ci chiediamo cosa abbia intenzione di fare il Sindaco Peracchini per risolvere questo problema.”
Il testo del'interpellanza chiede a Sindaco e Giunta se sono stati avviati di recente contatti con la Direzione dell’Arsenale o con il locale Comando del Dipartimento della Marina per risolvere questa annosa vicenda; nell’ipotesi che permanga l’attuale situazione senza che la Marina provveda ad intervenire urgentemente, sia nell’intenzione dell’Amministrazione Comunale coinvolgere direttamente il Ministero della Difesa per individuare le soluzioni idonee per rimuovere, una volta per tutte, lo stato di potenziale pericolo per la salute dei cittadini che rappresenta la presenza di eternit nei capannoni in questione.