L’ultima invenzione del ministro Di Maio per una decrescita triste? Imporre per legge la chiusura degli esercizi commerciali e poi, alla prima sollevazione delle imprese, provare a rimediare proponendo una turnazione del 25%... praticamente finirà così: servirà un algoritmo per andare a comprare il latte!
Lo dico da cattolico. La domenica è tradizionalmente il giorno dedicato al riposo. Ma quanti italiani, da sempre, non riposano affatto la domenica? Medici e infermieri, forze dell’ordine, personale dei trasporti, giornalisti, ristoratori, albergatori, operatori dei servizi essenziali... l’elenco è lungo. Non a caso, la Chiesa cattolica dal 1953 ha istituito la Santa Messa prefestiva!
Dobbiamo per questo tifare per un mondo in cui non c’è più differenza tra il momento del riposo e quello del lavoro? Certamente no. Ma imporre la chiusura ai commercianti, grandi e piccoli, significa, caro Di Maio, fare un enorme regalo alle multinazionali del commercio elettronico che, quelle sì, non chiudono mai! Questa chiusura è un finto regalo alle famiglie, ai lavoratori e ai commercianti. È invece un colpo mortale al sistema italiano del commercio e una botta micidiale all’economia italiana.
Secondo Confimprese, la domenica vale il 20% del fatturato settimanale. Vogliamo pensare alle persone che potranno essere licenziate? Chi vigilerà sugli esercizi commerciali gestiti da stranieri che, a quel punto, avrebbero il monopolio del mercato?
È facile aprire bocca e dire la prima cosa che può sembrare giusta. Ma bisogna conoscere i problemi per capire se la toppa è peggiore del buco.
Andrea COSTA
Capogruppo Liguria Popolare