Il Corecom è un organo con funzioni di governo, garanzia, controllo e consulenza in materia di comunicazione in ambito regionale nonché organo funzionale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Oggi il Consiglio regionale ha votato il nuovo presidente: ad assumere l'incarico è l'avvocato Vinicio Tofi, che ha ottenuto 21 voti.
L'ELEZIONE
Nella prima votazione a scrutinio segreto Massimo Ansaldo, presentato da FI, ha ottenuto 22 voti, Rita Leda Corrado, presentata dal Movimento5Stelle, ha ottenuto 21 voti, Vinicio Tofi (indicato dal presidente della Giunta e dal presidente del Consiglio), ha ottenuto 20 voti, Christian Moretti, presentato da Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria, ha ottenuto 11 voti.
Si è quindi proceduto a successive votazioni, perché fra i candidati solo due hanno ottenuto alla prima votazione il quorum di 21 voti: i consiglieri di Pd e Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria non hanno partecipato al voto rifiutando di ritirare la scheda. Vinicio Tofi, candidato alla presidenza, ha quindi ottenuto 21 voti.
LE REAZIONI - I CONTRARI
Il gruppo PD in Regione parla di "occupazione di un organo di garanzia"
"Oggi in Consiglio si è toccato il fondo. Dopo che la maggioranza ha fatto mancare un voto sul presidente alla prima votazione in aula ed è andata a vuoto sulla seconda – sintomi di un disagio ormai palpabile – alla terza tornata l'ex segretario della Lega di Sanremo (che si è dimesso da tale incarico solo poche settimane fa), Vinicio Tofi, avvocato, è stato eletto presidente del Corecom, organo terzo, chiamato a verificare il rispetto della par condicio tra le forze politiche nei media locali, anche in campagna elettorale. La legge istitutiva del Corecom dice che chi compone questo organismo deve essere indipendente dai partiti. Ma basta guardare le foto del profilo Facebook di Tofi (bandiere della Lega, inviti ad andare a Pontida) per capire che questo presidente non ha tali caratteristiche di imparzialità e indipendenza della politica, visto che fino a pochi giorni fa era un segretario di partito. Quindi si viola la legge, che è molto chiara su questo punto. Il problema sta tutto qui.
Il voto di oggi è un grave gesto di occupazione di un organo di garanzia. Alla presidenza del Corecom, quando il centrosinistra governava la Regione Liguria, venne nominato l'avvocato Benedetti, ora indicato dal M5S al Csm a riprova che esistono tecnici super partes. Ma la brutta giornata di oggi stimola un'altra considerazione: quelli del Movimento 5 Stelle, che erano i paladini della trasparenza contro gli inciuci, apparentemente disinteressati agli incarichi, oggi hanno votato un leghista al vertice del Corecom solo per ottenere un proprio rappresentante all'interno di questo organismo. Uno scambio di voti da Prima Repubblica. E il primo segnale concreto della Legastella in Liguria. Anzi, a questo punto ci viene un dubbio: ma i 5 Stelle hanno sottoscritto un contratto per votare Tofi al Corecom o si tratta di una pura e semplice spartizione di posti?"
Gruppo Pd in Regione Liguria.
Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria: "Lega e Cinquestelle convergono sull’ex segretario del Carroccio di Sanremo. Anche in Liguria è ormai maggioranza giallo-verde”.
“Aggiungi un posto a tavola”: oggi, però, gli amici in più sono ben 5, il gruppo M5S al completo che segue pedissequamente i diktat della Lega. Oggi la maggioranza si è allargata ulteriormente ed è andata in frantumi la tanto decantata “onestà, onestà” dei grillini, che pur di far eleggere al Co.Re.Com la propria candidata convergono su Vinicio Tofi, candidato presidente in palese violazione dell’articolo 3 della legge 8/2013, che per questa carica prescrive indipendenza dalla politica. Ci sono volute 3 votazioni e innumerevoli forzature per convalidare l’elezione dell’ex segretario della Lega Nord di Sanremo a presidente del Comitato Regionale delle Comunicazioni. Designazione avvenuta grazie all’indispensabile stampella dei pentastellati. Con questo esito, oggi in consiglio regionale è stato sancito definitivamente l’ingresso in maggioranza del Movimento 5 Stelle. Smettano di fingere di stare ancora all’opposizione: è solo una farsa, visto che in concreto gli ex indignati sono addirittura pronti a contravvenire una legge regionale per vedere esauditi i loro desideri di poltronificio. Oggi abbiamo assistito a un “do ut des” politicamente vergognoso, e che di certo non fa onore a chi si è presentato come paladino della trasparenza: chi si è presentato come anti-sistema, volendo azzerare i malcostumi della lottizzazione e premiando il merito, oggi viene risucchiato in un gorgo di giochi di partito che puzzano tanto di vecchia politica".
Gianni Pastorino e Francesco Battistini
I FAVOREVOLI
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana ricorda che l’avvocato imperiese ha lasciato ogni ruolo politico prima di assumere il nuovo incarico
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana precisa che la nomina dell’avvocato Vinicio Tofi presidente del CoReCom è avvenuta nel pieno rispetto della legge regionale n.8 del 2013 che prevede, fra le incompatibilità con l’incarico di componente del Comitato, il “detenere incarichi elettivi o di rappresentanza in partiti o movimenti politici”.
«Tale incompatibilità - spiega Piana - non esiste per nessuno dei componenti: in particolare, il presidente Vinicio Tofi, quando ha presentato la propria candidatura per il nuovo incarico regionale, si era già dimesso da segretario della sezione di Sanremo della Lega Nord Liguria-Salvini mentre, a norma di legge, avrebbe potuto mantenere quel ruolo fino alla nomina di presidente del CoReCom».
Alessandro Piana sottolinea, inoltre, che il curriculum di Tofi, avvocato civilista esperto in mediazioni e conciliazioni, «rappresenta un ottimo attestato per le future funzioni che dovrà ricoprire nel CoReCom».
«Anche in passato altri presidenti del Comitato Regione delle Comunicazioni - continua - avevano ricoperto incarichi di natura politica prima di assumere il ruolo apicale nel Comitato. Al presidente del Comitato, che peraltro viene eletto da un organo politico quale il Consiglio regionale – conclude - si chiede, infatti, di dare garanzie di indipendenza e di terzietà nell’adempimento delle proprie funzioni».
Il presidente Piana augura buon lavoro a tutti i componenti del Comitato regionale delle comunicazioni.
Soffosfazione viene espressa anche dal consigliere regionale Andrea Costa, Capogruppo LIGURIA POPOLARE – NOI CON L’ITALIA: “Desidero esprimere tutta la mia soddisfazione per l’elezione dell’avvocato Massimo Ansaldo come componente del Corecom Liguria, da parte del Consiglio regionale. Un riconoscimento giusto a un professionista serio ed esemplare che ha sempre operato con professionalità e passione. Rivolgo un augurio di buon lavoro all’avvocato Ansaldo, sono certo che saprà ricoprire al meglio questo ruolo di grande responsabilità”.
Il Movimento Cinque Stelle parla di "polemiche sterili"
Votata al primo scrutinio Leda Rita Corrado, la candidata proposta dal MoVimento 5 Stelle
Il Corecom è un organo imparziale di monitoraggio e osservazione: per legge è necessaria una convergenza nella votazione tra i membri della maggioranza e della minoranza in Consiglio Regionale. I componenti del Corecom possono essere eletti, infatti, solo con i 2/3 dell’intero Consiglio.
Prima del passaggio in aula c’è stato un passaggio in commissione, dove gli uffici hanno garantito la piena idoneità alla candidatura di tutte le nomine; infatti chi tra i candidati aveva elementi di incompatibilità rispetto a questo incarico, li rimosse prima ancora che le proposte di nomina passassero in commissione. Chi oggi grida al lupo, si nasconde dietro un dito (con poco stile) e manifesta la propria delusione per non aver saputo proporre una candidatura più convincente.
Noi siamo pienamente soddisfatti che la nostra proposta di nomina, l’avvocato, dottore di ricerca e giornalista pubblicista, Leda Rita Corrado (classe ‘79) sia divenuta componente del Corecom. La sua alta professionalità e il suo ottimo curriculum garantiscono qualità per la prima donna eletta al Corecom in Regione Liguria da quando esiste questo istituto.
Per curiosità, ricordiamo che chi solleva polemiche poco tempo fa aveva proposto ed eletto come Presidente del Corecom una figura, quella di Lino Serafini, che non aveva mai lasciato l’incarico politico che ne sanciva l’assoluta incompatibilità con il ruolo, e che provvide a farlo, risanando così finalmente la sua condizione di incompatibilità, solo anni dopo la sua nomina. Quindi, invece di mettere gli uffici regionali in difficoltà, mettendo in dubbio il loro operato nel garantire la compatibilità delle nomine proposte, farebbero meglio a guardarsi allo specchio e a non dimenticare il loro recente passato.
MoVimento 5 Stelle Liguria