All’incontro era presente anche una rappresentanza di FIDAPA: la Presidente Mirella Orgallo, la Past President Cristina Rossi, Rosella Balsamo per la Segreteria e la tesoriera Elisabetta Gabarello.
La firma di oggi suggella l’impegno dell’Amministrazione Peracchini nel sociale, e arriva a seguito dell’adozione all’unanimità, con delibera di giunta del 16 aprile scorso, della Nuova Carta di cui la FIDAPA aveva già richiesto l’adozione inviandola al sindaco nel mese di marzo. In virtù dell’adozione, la giunta si impegnerà altresì nel favorire la conoscenza del documento nelle scuole, tra i giovani, le Associazioni e le famiglie anche mediante giornate formative e di sensibilizzazione.
La versione originale della Carta fu presentata ed approvata a Reykjavik nel 1997 durante il IX Congresso delle Federazioni Europee della BPW, in seguito all’emergere della questione dell’infanzia femminile durante la Conferenza mondiale di Pechino del 1995; la Carta – ispirata alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989, a differenza e ad integrazione di questa che pone sullo stesso piano i due generi - li distingue in termini di caratteristiche e bisogni, avendo riguardo alle differenti connotazioni fisiche ed emozionali. La Carta deve quindi essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita: famiglia, scuola e comunità si devono perciò assumere la responsabilità affinché la bambina possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri.
La Carta è stata approvata all’unanimità durante il Meeting delle Presidenti europee di BPW International il 30 settembre 2016.
La FIDAPA (International Federation Business Professional Women) è un’influente organizzazione non governativa, presente in 100 paesi nel mondo, ed è rappresentata con staus consultivo presso ONU, FAO, UNESCO, ILO, OMS, UNICEF.
L’Associazione femminile, movimento di opinione Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari, affiliata alla precedente BPW, è attiva e presente con 300 sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, con la finalità precipua di promuovere, coordinare e sostenere le donne che operano nel campo delle arti, professioni e affari senza distinzioni di etnia, lingua e religioni.