Ancora una volta IRE è oggetto di immotivati attacchi sulla stampa da parte della Pessina. IRE sottolinea che, dopo il presente comunicato, risponderà alla Pessina solo nelle sedi competenti e mai più sulla stampa, precisando:
1) Non c’è mai stato e non c’è alcun boicottaggio da parte di IRE nei confronti della Pessina.
2) Il problema essenziale per cui i lavori dell’appalto dell’ospedale della Spezia non proseguono consiste nel fatto che la Pessina pretende di cambiare il progetto originario da essa stessa presentato. Questo non solo riguardo le fondazioni (oggetto della variante alla quale è stato dato molto risalto), ma anche su altri aspetti come, per esempio, varie opere propedeutiche alle fondazioni. La condotta delle Pessina si concretizza nella (quasi) totale inattività nei cantieri e nella continua, incessante richiesta di modifiche al progetto originario, al quale non si vuole attenere.
3) La situazione di pressoché totale inattività della Pessina è anche dovuta al fatto che essa sia al momento priva di un adeguato team di progettisti (essendo in contenzioso giudiziale con lo studio con cui collaborava). In aggiunta, la Pessina è in contenzioso giudiziale anche con uno dei suoi partner nell’ATI di cui è mandataria, il che rende difficile capire chi eseguirà i lavori qualora dovessero essere sbloccati.
4) L’eventuale accoglimento della variante è subordinata a precisi requisiti di legge, legge che la Pessina considera quasi un fastidioso inconveniente. Il procedimento ha i suoi tempi, che devono essere rispettati, e che la Pessina conosceva.
5) IRE auspica che la problematica sia valutata, da tutte le parti in causa, in un’ottica di maggior equilibrio e di maggior rispondenza agli aspetti del diritto.
6) IRE ribadisce che Pessina ha fornito il materiale richiesto sulla variante con tempistica lentissima.