La virulenza polemica e la sistematica aggressività nei confronti dell’attuale maggioranza di centro-sinistra e, in particolare, del suo sindaco Alessio Cavarra è decisamente “sopra le righe”. Non si è risparmiato nulla in questa campagna, condita da grida allo scandalo, accuse di irresponsabilità, ricorso alla denuncia penale, sino al tentativo di creare “terrore psicologico” nella popolazione. Perché tanta acredine? E che cosa unisce movimenti che, almeno teoricamente, dovrebbero essere tra loro distanti? Viene il sospetto che ci sia una regia occulta unica e ben orchestrata, che unisce almeno i protagonisti principali dello scandalismo. Forse la regia di qualcuno che è molto abile nel maneggiare strumenti di comunicazione.
Se osserviamo bene tutti gli interventi sono semplicemente volti a criticare o, ancor più, a distruggere singoli aspetti della politica amministrativa, o a creare denunce su qualsiasi cosa che non vada nel territorio. Un autorevole candidato è arrivato, facendo torto alla sua intelligenza, a fotografare un cestino dei rifiuti stracolmo, nel giorno di Pasqua, in una piazza affollata da una manifestazione di grande successo. Un’altra ha contestato il fatto che il Sindaco con i candidati della sua lista si sia seduto sui gradini di piazza De André.
C’è un grande assente nella propaganda sarzanese (il termine politica in questo caso è troppo elevato): la capacità di elaborare proposte utili e non fantasie irrealizzabili. Certo un vecchio saggio detto ci ricorda che “distruggere è più facile che costruire”. Nei vari interventi si trova un po’ di tutto, talora si colgono anche reali motivi di disagio di alcune zone o di determinate categorie, ma non vengono fuori programmi credibili, proposte di largo respiro, progetti per il rilancio economico.
In realtà manca una capacità di analisi seria, approfondita e comparata, senza la quale la propaganda diventa una sterile attività di pettegolezzo gridato.
Dispiace che il confronto politico si sia così immiserito, mentre i cittadini e con loro tutte le categorie produttive attendono idee e proposte concrete per il rilancio della città
Per questo è nata la “LISTA PERTINI”. Per cercare di offrire risposte positive alle attese di chi spera in certezze per l’avvenire dei propri figli, di chi ama Sarzana e la vorrebbe splendente e ricca di attività e di lavoro.
Su questo vorremmo confrontarci. Vorremmo confrontarci con i nostri alleati e vorremmo confrontarci con i nostri competitori (aborriamo il termine nemici). Per questo abbiamo presentato una serie di proposte sul turismo, sul commercio, sulla cultura, sull’agricoltura. Altre ne presenteremo nei prossimi giorni sino a delineare un grande quadro d’insieme, che alla fine, unito alle indicazioni per il nuovo PUC, disegnerà un grande progetto di nuovo modello economico, di lavoro e di qualità della vita a Sarzana, che sarà la nostra proposta aperta a tutti, senza rancori e senza polemiche. Serve di più rimboccarsi le maniche e partorire proposte.
La lista PERTINI si batte con lealtà ma in maniera laica, critica e costruttiva per cambiare nei contenuti e nei metodi il governo della città, ma anche per evitare “salti nel buio” che possono solo ingenerare instabilità con grave danno per la collettività locale.
Nicola Caprioni
Lista Pertini