“Ire apprende con estremo stupore il contenuto del comunicato stampa di Pessina Costruzioni circa l'andamento dei lavori dell'ospedale Felettino della Spezia. Tali dichiarazioni, che contestiamo integralmente, suonano come una serie di reiterati pretesti, tutti quanti infondati, per giustificare procedure e ritardi inaccettabili trattandosi di un cantiere così delicato”. Lo scrive in una nota Ire, l’agenzia regionale ligure “Infrastrutture, Recupero, Energia”, che precisa quanto segue:
- La situazione di stallo si è venuta a creare per la circostanza per cui un appaltatore (Pessina) ha unilateralmente chiesto la revisione di un progetto da lui stesso redatto ed approvato dall’ente preposto alla verifica e dagli enti autorizzativi.
- La singolare situazione in cui IRE si è venuta a trovare, a cantiere aperto, ha comportato una serie di verifiche che sono terminate con l’attivazione da parte di Regione Liguria del Collegio di Vigilanza all’Accordo di Programma, che in data 17 ottobre 2017 ha stabilito di procedere con la valutazione della proposta di variante subordinatamente al positivo esito dell’istruttoria prevista dalle norme.
- In base a tale indicazione IRE si è prontamente attivata con l’immediata consegna di quanto fino ad allora elaborato da Pessina. L’attività successiva è stata caratterizzata da notevoli difficoltà create dalla lentezza operativa della stessa Pessina, anche nella consegna dei documenti.
(In tal senso si richiama il copioso scambio di comunicazioni tra IRE, Pessina, il verificatore e gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, Provincia della Spezia e Comune della Spezia, dal quale si evince l’inadeguatezza degli elaborati prodotti da Pessina che hanno richiesto la redazione di numerose integrazioni trasmesse in modo frammentario).
- Pessina è responsabile del ritardo sia nella procedura relativa alla variante da essa richiesta sia del ritardo negli adempimenti che essa doveva porre in essere e che prescindevano dalla variante.
(In tal senso depongono le innumerevoli contestazioni e gli ordini di servizio emessi dal responsabile unico del progetto e dal direttore dei lavori).
“In conclusione - scrive ancora Ire - non si capisce cosa contesti la ditta essendo la stessa responsabile della situazione venutasi a creare come dimostrato in questi punti. Ire non può che seguire le procedure amministrative e rispettare la legge. Ci auguriamo quindi che la Pessina Costruzioni invece di trincerarsi dietro irricevibili giustificazioni e pretesti per nascondere la propria inadempienza voglia al più presto attivarsi affinché i cantieri raggiungano la funzionalità dovuta dall’appalto”.