"L'Italia ha dato un chiaro segnale di insoddisfazione ed una richiesta univoca: quella di una maggiore sicurezza"
È un Sindaco tranquillo che ostenta sicurezza quello che ha parlato alla stampa questa mattina, conscio della debacle elettorale che la sinistra tutta ha subito in queste attese Politiche 2018: "Una sconfitta innegabile e scontata, frutto di una sottovalutazione a livello nazionale delle richieste dei cittadini, delle loro paure e delle loro sensazioni di insicurezza, vere o percepite che siano".
Cavarra chiede una maggiore libertà di intervento sul tema, con la questione sicurezza che ritiene pertinenza non solo della destra ma di tutte le forze politiche, e per la quale vorrebbe che i sindaci avessero maggiori possibilità di azione: "Da Sindaco ritengo che non ci sia stato nessun cambiamento, nonostante Minniti la politica a livello nazionale ha sottovalutato il problema. Mentre io Sindaco sono soggetto tutti i giorni agli incontri con i cittadini, ed alla conseguente denuncia di una sensazione di insicurezza cui non posso rispondere. Non abbiamo competenze sicure, regole chiare, solo possibilità di fare ordinanze senza chiedere permesso alle prefetture, consci dell'impossibilità di attuarle, di renderle operative. Non abbiano competenze sul tema sicurezza, cosa è stato fatto in questi anni per venire incontro alle nostre istanze? Nulla! Lo chiedo da anni ai Prefetti. Se non si creano le condizioni per dare più poteri ai Sindaci si sottovalutano le paure dei cittadini e si inficia il lavoro del Sindaco stesso" E insiste: "E' stato fatto un qualche piano di interventi nelle città che preveda più Forze dell'Ordine sul territorio?"
Il primo cittadino, poi, parla della città e delle ormai prossime amministrative: "Il voto politico non è rapportabile a quello amministrativo, io sono concentrato solo sulla città e sul necessario impegno per migliorarla. Durante le politiche sono stato dietro alle quinte perché non è giusto interessarmi ad altro quando ho da proseguire l'importante compito intrapreso. Amministrare la città necessita di tempo e dedizione ed il mio impegno rimane sino all'ultimo giorno di mandato. Ora terminiamo il piano avviato della videosorveglianza, con nuove e più professionali telecamere, ma non vogliamo che Sarzana diventi un "grande fratello" e continuiamo a insistere perché a livello nazionale si attivino per dare man forte ai territori ed ai loro rappresentanti".
Non manca infine una polemica con i Comuni contigui di diverse connotazione politiche e con la Regione stessa: "Quando sento le diverse compagini politiche parlare di bandierine su Sarzana cosa posso dire? Chi concepisce la politica come trampolino di lancio, come occupazione di potere fine a se stesso, ed abbandona un Comune dopo pochi mesi per andare in Regione e poi tenta il terzo passaggio per Roma ma gli va male - chiaro il riferimento all'assessore Giampedrone - beh, sono modi di fare politica diversi, il CentroDestra vuole solo occupare mentre il sottoscritto ama questa città e vuole continuare a svolgere questo importante compito con la sola logica di fare il bene di Sarzana. Mi dispiace ma io la penso all'opposto del politico di Ameglia che non riesce a stare fermo sul proprio territorio a lungo. Aggiungo anche che non ho mai visto il Sindaco di un Comune limitrofo fare campagna elettorale su un altro Comune. Potrei dire molto su quello che fa e che, soprattutto, non fa costui (il sindaco Andrea De Ranieri, ndr), ma non lo trovo giusto né istituzionalmente, né per rispetto tra colleghi. La mia campagna è e sarà solo sui temi e non sulle polemiche".
