Dei 16 Consiglieri nominati solo 10 i presenti nella prima tranche pomeridiana, ridotti poi ad 8 in seconda serata dopo la breve interruzione per la cena. Presenti: Giorgi, Chiappini, Zanetti e Mione per la minoranza; Torre, Lorenzini, Mattioni, Antola, Vinchesi (prima parte) e Rosignoli (prima parte) per la maggioranza.
Numerose le interruzioni per mancanza numero legale ogni qualvolta il Sindaco o un Consigliere necessitavano di una breve uscita dalla Sala.
Al primo Ordine del giorno, la proposta “Per contrastare la violenza sulle donne”, presentata dal Consigliere Federica Giorgi (M5S) e parte del Direttivo dell’Associazione “Vittoria” si aggiunge subito un eguale Ordine presentato dalla Maggioranza, eguale ma con specifiche diverse che suscita un’immediata e sdegnata reazione della pentastellata: “Emerge chiaramente la mancanza di volontà della maggioranza che si limita a scrivere solo di un’ipotetica collaborazione con l’associazione stessa, cui delega in toto nella realtà le iniziative di sensibilizzazione e i necessari interventi educativi e culturali nelle scuole, e sorvola su aiuti economici e sulla richiesta di una struttura di accoglienza per le donne vittime di violenza. Una casa rifugio indispensabile in caso di situazione di particolare gravità ad oggi non presente sul territorio di Sarzana. Volete solo delegare e “Mettere il cappello” sull’impegno altrui, su un argomento che neanche dimostrate di conoscete davvero”.
Chiappini ricorda che questo ordine è il naturale prosieguo di un ordine già presentato anni prima quando il Consigliere era ancora nel Movimento Cinque Stelle: “Già poco o nulla è stato fatto dalla Giunta, solo timide testimonianze qua e la, non si fanno battaglie con le targhe ma con un vero impegno. Ogni proposta dalle opposizioni viene contrastata solo per paura di perdere il controllo del territorio”.
I consiglieri Torre ed Antola intervengono per confermare invece l’attivo interesse dell’Amministrazione, anche se con la difficoltà ora, a fine mandato, di stanziare somme in bilancio. Per la “Casa rifugio” richiesta poi ricordano che in Provincia è già attivo un servizio così, una casa di accoglienza alla Spezia con 12 posti letto, gestita dal Centro Antiviolenza “Irene”, di cui normalmente ne sono in uso circa la metà: “Farsi promotori insieme all’associazione Vittoria non significa delegare ma unirsi in una stretta collaborazione – aggiunge Torre – Per gli stanziamenti stiamo richiedendo in Regione”.
Interviene sull’argomento anche Paolo Mione: “Scusate se parlo a voce bassa ma non vorrei disturbare il sonno dell’Assessore Caprioni – ironizza - la maggioranza è sempre alla spassosa rincorsa degli altrui Ordini del giorno con “Simili e raffazzonati ordini”, tardivi ed in difesa. La richiesta di Federica Giorgi non viene compresa perché l’Assessore non ha la consapevolezza della problematica, e per disinteresse si perde l’occasione di poter vantare una casa di accoglienza sul proprio territorio, una struttura intercomunale per la Val di Magra”.
Il Consiglio viene poi interrotto per una riunione proposta dal Capogruppo Pd Torre, in un tentativo ultimo di emendare l’ordine della maggioranza, trovando un accordo comune che soddisfi tutti, fermo restando il no alla casa rifugio: “La correttezza non vi appartiene – aggiunge Giorgi – ma ho piacere di questa iniziativa che solo ufficializza il vostro errato ordine presentato”.
Ma il tentativo fallisce, la riunione non porta a nessun accordo e si passa alla votazione finale; 7 i Consiglieri contrari all’Ordine presentato da Giorgi e 4 i favorevoli (Giorgi/Mione/Chiappini/Zanetti), passa quindi quello presentato della maggioranza.
“Bastava un impegno chiaro, anche solo la proposta di un appartamento, una stanza, non necessariamente una “Casa Irene 2” ma uno sforzo di volontà ed interesse che invece manca totalmente” – prende atto Giorgi.
“Un’altra occasione persa da chi non vuole mai accettare gli aiuti proposti dalle minoranze – rincara Mione – abbiamo un appartamento dedicato all’associazione “Libera” di cui, sicuramente, i gestori avrebbero dato una stanza a disposizione per la problematica. Una soluzione minima a costo zero, ma una soluzione proposta dalle opposizioni e quindi, al solito, bocciata con supponenza”.
Si registra durante le discussione anche una frase di Antola rivolta ai consiglieri di minoranza definiti come “Fraudolenti”, definizione che fa scatenare l’immediata reazione delle opposizioni: “Si vergogni, Lei è un maleducato e non comprende nemmeno la gravità della sua dichiarazione”.
L’Ordine del giorno approvato dalla maggioranza impegna il Sindaco e la Giunta a: “Proseguire l’attività di sensibilizzazione e l’impegno per il raggiungimento di obiettivi di uguaglianza e pari opportunità tra i generi – a farsi promotori, con la collaborazione dell’associazione Vittoria di interventi educativi e culturali nelle scuole cittadine di ogni ordine al fine di proporre modelli comportamentali che sottolineino l’importanza del rispetto, dell’uguaglianza di genere, e della non violenza nelle relazione tra i sessi – di dare indicazione, sul sito istituzionale dell’ente, dei riferimenti del centro antiviolenza e dello sportello “Mai più Sola” – a sollecitare la Giunta Regionale nel reclutamento di finanziamenti, necessari per svolgere un’azione ancora più incisiva sul territorio”.