“Juri Michelucci consigliere regionale PD (candidato al Senato collegio uninominale) prende in giro gli elettori e anche un po' se stesso, agitando lo spettro della vittoria della destra nel caso vada bene il progetto politico di Liberi e Uguali. Per fortuna, le persone non sono stupide ed hanno capito come si è trasformato negli anni il Partito Democratico. Nel 2015, quando fui il primo ad uscire dal PD, anticipai quello che sarebbe accaduto a breve. Certo, forse neanche io avrei immaginato che nel 2018 il Partito Democratico presentasse nelle sue liste Beatrice Lorenzin (ex berlusconiana), Pier Ferdinando Casini e Paolo Alli (uomo di Formigoni), ma anche la fantascienza diventa realtà. Come se non bastassero i nomi, la politica del Pd di questi anni è sempre stata di “destra”, lontana dai lavoratori e dalle persone ha sgretolato tutti quei diritti conquistati negli anni. Il jobs act è l’amara conseguenza e la punta dell’iceberg di manovre che hanno impoverito l’Italia e quella cultura di centro sinistra radicata nelle teste e nei cuori dei cittadini. Da qui, parte Liberi e Uguali, da qui partiamo noi, con le nostre storie e la nostra coerenza politica, costruita guardando in faccia le persone con umiltà, coscienza pulita e voglia di cambiare finalmente le cose”.