La destra ha votato contro la richiesta del Pd di prevedere, in assestamento di bilancio, lo stanziamento di un milione di euro per i mitilicoltori spezzini danneggiati dal surriscaldamento dell'acqua e dall'inquinamento, probabilmente causato dalle operazioni di dragaggio (ma sulla questione c'è un'indagine in corso). Parliamo di una situazione molto grave e complessa, che sta mettendo a forte rischio un'attività storica e importantissima per La Spezia (si stimano danni per circa un milione di euro soltanto l'anno scorso), ma più in generale per tutta la Liguria. Nel 2017 l'aumento delle temperature marine, insieme alla scarsità di precipitazioni ha provocato danni ai mitilicoltori di tutta Italia, con la moria di centinaia di tonnellate di “cozze” (che noi preferiamo chiamare “muscoli”) e del 60 per cento del novellame, e cioè il seme. Insomma il rischio è che dopo i danni del 2017, anche nel 2018 i mitilicoltori spezzini debbano fare i conti con una produzione molto ridotta e quindi con una crisi piuttosto dura. Nella nostra mozione avevamo anche chiesto alla Giunta di procedere con la declaratoria dell'eccezionalità del fenomeno del surriscaldamento delle acque per chiedere al ministero delle Politiche Agricole lo stato di calamità. Ma sarebbe stato importante per i mitilicoltori spezzini avere già in assestamento di bilancio un aiuto concreto da parte della Regione, per realizzare interventi innovativi per contrastare il surriscaldamento delle acque. Invece ancora una volta la destra ha detto di no.
Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione Liguria