"L'abbiamo votato all'unanimità per la sua competenza, la libertà intellettuale, l'esperienza politica, il disinteresse per le cose materiali. Non ha bisogno della politica per gli interessi personali, tuttavia è un uomo con molta apertura, ha lavorato anche con gli ideali diversi di molta gente e riesce a tenere insieme un grande gruppo, anche in fase preelettorale". Queste le parole di Roberto Mazza, uno dei fondatori dell'associazione, poi trasformata in lista civica, Sarzana Per Sarzana, che spiega le motivazioni con le quali l'intero gruppo ha scelto l'Avvocato Paolo Mione come candidato sindaco alle Amministrative 2018.
"Una squadra", come amano farsi definire, che scende in campo pronta a sfidare le altre forze politiche con un nuovo progetto di città, basato su una più ampia partecipazione dal basso e una vera discussione dei problemi, ovvero punti che già caratterizzano l'associazione, che organizza da tempo riunioni ed eventi pubblici nei quali dà la parola principalmente al cittadino. Continuano e ampliano, dunque, la filosofia della partecipazione delle persone alla vita pubblica, della discussione e delle idee, e quest'ultime, a breve, saranno pronte nero su bianco, ma possono già essere accennate: "Il nostro programma sarà basato su alcune tematiche che, tuttavia, si incontrano: in primis il lavoro, soprattutto quello giovanile, che si lega con l'obiettivo di movimentare il commercio, il turismo, l'agricoltura ma soprattutto quello di combattere la disoccupazione; l'ambiente, una macroarea che riguarda il benessere sanitario, ospedaliero e quello personale; l'urbanistica, che riguarda la rivisitazione sia del paesaggio che dell'habitat, con anche risvolti importanti sul benessere- dichiara sempre Roberto Mazza, e prosegue con gli ultimi due punti- poi abbiamo la prevenzione, ovvero alcune soluzioni ed iniziative per poter garantire una vita migliore ai giovani con la promozione di varie attività, sperando che ciò possa far diminuire la cultura del bere smodato e delle droghe leggere; infine, la sicurezza, tema che consiste nell'affrontare il problema della migrazione con un'ottica diversa: si parla di un'accoglienza con regole, risposte e organizzazione".
Terminata la spiegazione a grandi linee dei punti cardine del programma, la parola passa al candidato, seduto proprio al centro di un gruppo di attivisti, compagni di un percorso iniziato dopo l'uscita dal Partito Democratico, che Mione non considerava più la sua casa. L'avvocato ha continuato a interessarsi alla città, passando da una strada alternativa, ovvero quella di Sarzana per Sarzana, che gli permette di "poterci mettere la faccia quando qualcosa non va", e parla così: "Siamo stati spesso critici nei confronti della politica, sperando che si muovesse qualcosa, ma si è mosso poco, e così siamo passati alla fase successiva: vogliamo proporre un nuovo progetto di città, dove si discute, ci si confronta e si arriva alla sintesi. Coloro ai quali la situazione attuale va bene possono rivotare l'attuale Sindaco, ma per coloro che non sono contenti, invece, l'alternativa non è la destra, e noi chiediamo alla gente fiducia per fare in modo che i cittadini di Sarzana si riapproprino di Sarzana"
Infine aggiunge: "Dal sentore che ho, il PD non vincerà al primo turno, e potremmo essere noi quelli che andranno al ballottaggio".
Anche il Consigliere Regionale di Rete a Sinistra -LiberaMente Liguria Francesco Battistini si esprime con alcune considerazioni: "In campo sono presenti delle persone che hanno le potenzialità per coinvolgere l'intera città. È fondamentale che Sarzana riesca a ripartire, perchè se questa soffre vuol dire che l'intera Val di Magra è in crisi, e per fare ciò la squadra deve essere là fuori".