Martedì 16 Gennaio, alle ore 18, il Consiglio Comunale sarà portato a votare la delibera relativa all'accordo di investimento tra Iren e Acam, momento decisivo che porterà l’azienda spezzina alla fusione con la multiutility.
La posizione di contrarietà all'operazione, da parte dell’Amministrazione, è stata chiara fin da febbraio 2017 quando, in sede di Consiglio Comunale, non ha approvato il piano industriale di Acam; contestualmente è stato dato mandato al Sindaco di esprimere voto contrario anche in sede di assemblea dei soci. La perdita di governance e di identità da parte dei comuni, l’impossibilità di intervenire sulle scelte aziendali nell’interesse dei cittadini, l’incertezza sulle reali conseguenze sulle tariffe sono le motivazione che allora, come oggi, spingono la maggioranza a non poter condividere il percorso intrapreso da Acam.
Rispetto al già delineato percorso aggregativo, si aprono due scenari possibili per il Comune: vendere le azioni e sottoscrivere l’accordo partecipando alla fusione con lo 0,12% di quote azionarie oppure vendere le azioni e NON sottoscrivere l'accordo di investimento, ricevendo cash il valore delle stesse.
Entrambe le ipotesi, tuttavia, presuppongono l'approvazione del piano di investimento che ha già visto favorevoli la maggioranza dei soci, a esclusione del Comune di Lerici, in sede di assemblea.
La scelta dell’Ente, come esplicitato in delibera, è quella di dare mandato al Sindaco di procedere con la sottoscrizione dell’“Accordo di Investimento” solo e soltanto in qualità di socio venditore e non sottoscrittore.
Quella del Consiglio è la presa d'atto di un'operazione non condivisa politicamente dall’Amministrazione, ma necessaria al fine di poter procedere alla vendita delle azioni, che rappresenteranno per l’Ente un valore pari a circa 3.200.000 euro.
La delibera è corredata da oltre due pagine di premesse che spiegano dettagliatamente il percorso di Acam, dal piano di riassetto alla fase aggregativa; viene altresì esplicitato che il Comune di Lerici si è sempre mostrato contrario all'aggregazione in quanto avrebbe perso qualsiasi possibilità decisionale all'interno della multiutility, con il proprio 0,12%.
Come ha precisato l'Amministratore delegato di Acam, Gaudenzio Garavini, se l'Ente non partecipasse all'operazione resterebbe comunque socio di Acam, unitamente a Iren, senza alcun diritto di poter successivamente cedere le proprie partecipazioni a quest’ultima.
Rispetto all’aggregazione tra Acam e Iren, un operatore economico quotato in borsa, la posizione del Comune di Lerici è sempre stata di contrarietà, perché si ritiene che ciò non tuteli i nostri concittadini. Nel corso delle commissioni, sono stati forniti ai consiglieri tutti gli elementi utili per comprendere che l'approvazione di questa delibera è un atto formale dovuto. che conferma l'impegno e il senso di responsabilità dell'Amministrazione nel portare avanti il percorso che, crediamo fortemente, tuteli la nostra comunità. Così come un atto dovuto è l’alienazione della partecipazione diretta dell’Ente all’interno di Acam, che verrà formalizzata nella medesima seduta di Consiglio Comunale.