“L'esito dell'incontro relativo alle sorti della Tenuta di Marinella mi pare un piccolo passo in avanti verso una possibile soluzione della crisi dell'azienda. Mi associo, pertanto, al cauto ottimismo dichiarato dai presenti al tavolo e vorrei sottolineare l'importante lavoro fatto in questi mesi e nelle ultime settimane dall'amministrazione comunale, dal sindaco Alessio Cavarra e da tutto il Partito Democratico, per arrivare a questo spiraglio di ottimismo. Non era affatto scontato e senz'altro l'idea di convocare tutti i soggetti interessati affinchè potessero confrontarsi direttamente e senza filtri è stata vincente e ha contribuito a fare chiarezza e a tenere aperte le trattative in corso. Stesso plauso non può certamente essere fatto all'amministrazione regionale che, anche su questa vicenda, pare tenere un atteggiamento piuttosto superficiale di chi non ha intenzione di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Del resto questo sembra essere il modus operandi tipico della giunta ligure anche su altre questioni importanti, si veda per esempio, l'annosa questione della pulizia delle spiagge dai residui di legname e altri materiali portati dalle recenti forti piogge. Non è sufficiente prevedere un provvedimento per far bruciare la legna. Il comune di Sarzana ha fatto il suo dovere emanando l'ordinanza in merito, ma i Comuni non possono essere lasciati soli ad effettuare la pulizia del litorale.
Presenterò, a questo proposito, un'interrogazione per comprendere se l'assessore Giampedrone abbia o meno intenzione di costituire un fondo ad hoc per le spese che i comuni dovranno sobbarcarsi per la pulizia del litorale. Per il solo comune di Sarzana e per tutto il litorale (ovvero spiagge libere e spiagge date in concessione ai privati) si tratterebbe di una cifra che supera i 400 mila euro. Non credo sia giusto che la regione se la cavi con un semplice provvedimento, scaricando completamente sugli enti i costi esorbitanti che questa operazione richiede. L'amministrazione regionale dovrebbe essere al fianco degli enti locali in situazioni complesse ed emergenziali come questa e non continuare a sfuggire da responsabilità anche di natura economica che, in quanto ente sovraordinato, dovrebbe essere a suo appannaggio. Questo atteggiamento, finisce per ricadere sugli operatori del settore e sui cittadini”.