L’avvio dei lavori rallentato dalla comparsa “inattesa” di Villa Cerrè, di proprietà della stessa ASL5, e del suo altare di pregio di cui nessuno, fino a quel momento, conosceva l’esistenza.
La richiesta esorbitante della Pessina Costruzioni per produrre una cospicua variazione del budget previsto inizialmente per non meglio specificati aumenti di costi.
Questo era, fino a oggi, lo stato del progetto del nuovo Ospedale del Felettino.
Un percorso a ostacoli per una struttura di cui gli spezzini hanno un urgente bisogno.
Oggi, a quanto pare, a ciò si aggiunge un tassello che, se possibile, crea ulteriori dubbi sulla pianificazione del progetto, e per il quale procederemo, in Consiglio Regionale, a chiedere conto del cronoprogramma dei lavori e delle analisi preventive che hanno generato la gara di appalto e l’aggiudicazione dello stesso.
Sarebbe infatti molto grave se, come risulterebbe dalle notizie trapelate, ci fosse una reale differenza tra quanto emerso dalle recenti indagini sul sottosuolo dell’area di cantiere e quanto invece previsto in fase di progetto.
Vogliamo vederci molto chiaro e vogliamo capire se qualcuno si sia preso la responsabilità di avallare un’operazione senza aver adeguatamente valutato parametri cosi fondamentali come i prospetti idrogeologici dell’area; sarebbe, appunto, l’ennesimo tassello di un progetto in cui i dubbi e le lacune superano, già da tempo, i prevedibili benefici per i cittadini.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria