Ieri sera una brutta pagina del Comune della Spezia: il presidente del consiglio comunale ha deciso di chiudere la discussione, prima che la maggior parte dei gruppi in aula si fosse prenotata a intervenire. E' prevalsa la logica dell'autodifesa personale per la paura della tenuta dell'intera maggioranza. Vero e proprio panico che si notasse di più la grave frattura dentro la maggioranza Peracchini fatta di consiglieri che votano contro il futuro di Acam ma mantengono la poltrona e di altri che hanno misteriosamente abbandonato la seduta. All'appello è mancato il voto di Frja, i consiglieri Guerri e Caratozzolo hanno votato contro l'aggregazione e Saccone addirittura abbandona l'aula prima che venga aperto il voto. Sulla prima vera delibera importante di questa amministrazione, la maggioranza si spacca, acconsentendo che ognuno tenga una posizione personale sentendosi libero di sposare un progetto che a questo punto della vicenda Acam è una precisa scelta politica del Sindaco, nonostante lui continui a negarlo. Sono bastati pochi mesi per vedere questa maggioranza già allo sbando. Uniti dal desiderio di mantenere il potere ma divisi su tutte le questioni strategiche che riguardano la città. Per noi la politica è serietà.
Cosi come è verità che nel passato la gestione amministrativa, manageriale e politica hanno creato una situazione drammatica per l'azienda, vero è che negli ultimi anni una rinnovata classe dirigente ha saputo cambiare con coraggio e forza di volontà il destino dell'azienda e soprattutto salvaguardare i livelli occupazionali.
Il plauso va ai lavoratori per i sacrifici affrontati e la pazienza dimostrata in questi anni, ai sindacati per non essersi tirati indietro di fronte alla complicata sfida, e a Garavini per aver condotto l'azienda fino a qui.
Gruppo Consiliare PD