Lara Ghiglione, insegnante, 42 anni, è la prima donna a ricoprire il ruolo di Segretario generale della CGIL spezzina. “E' una doppia responsabilità – afferma – alla responsabilità di fare il segretario in un momento storico così delicato si aggiunge quella di essere la prima donna. Farò di tutto per meritarmi questo primato, che probabilmente altre avrebbero meritato prima di me, ma forse i tempi non erano maturi. Anche per loro cercherò di fare del mio meglio e punterò a rendere il "fare sindacato” più a misura di donna”.
Quali le linee guida? La nuova segreteria si porrà in continuità o no con la precedente che, ricordiamo, vedeva alla guida Matteo Bellegoni?
“Totale continuità sui temi del lavoro e sulle tematiche fondamentali. Abbiamo redatto il piano del lavoro provinciale e proseguiremo su quello. Totale continuità anche su temi imprescindibili, come quello dell'antifascismo. I nostri valori sono queli della democrazia, della Costituzione, dell'accoglienza".
Poi una sorta di autocritica al sindacato, costruttiva, ovviamente, per fare meglio in futuro: "Vogliamo essere più vicini a chi rappresentiamo, secondo me non ha mai funzionato l'idea del sindacato che sta nel palazzo, lontano dai lavoratori. Noi siamo lavoratori – sottolinea Lara Ghiglione – il sindacato non deve considerarsi come qualcosa a sé stante. Il sindacato deve cambiare e cercare di dare risposte rispetto a come si evolve la società e soprattutto a come cambia il mondo del lavoro. Io credo che la CGIL lo abbia fatto in questi ultimi anni, ad esempio con la carta dei diritti universali del lavoro. Lo sforzo è quello di cercare di rappresentare tutti, anche i lavoratori atipici e le partite IVA, c'è proprio come dire la nostra presa di coscienza e la voglia di recuperare questo gap. Abbiamo assolutamente coscienza che c'è bisogno di cambiare e lo stiamo facendo".
Il rapporto con il potere?
"L'Autonomia è una nostra prerogativa, ma questo non vuol dire che non ci debba essere dialogo con le istituzioni, anzi, il dialogo è imprescindibile".
Se le pensioni e il lavoro per i giovani sono tra le priorità a livello nazionale, in ambito locale quali le criticità da affrontare per prime?
“L'industria, che sarà tra qualche anno totalmente diversa da oggi. Dobbiamo adeguare il nostro modo di produrre all'industria 4.0. Non possiamo farci trovare impreparati. Noi dobbiamo essere competitivi con la qualità e dobbiamo fare rete per cercare, insieme alle istituzioni, alle aziende, ai cantieri, al mondo della ricerca, di guardare avanti e anticipare quello che succederà nei prossimi anni. C'è poi il tema degli appalti perché molte delle criticità che stiamo affrontando in questo momento a livello provinciale sono dovute proprio al mondo dell'appalto, che ha ancora dei limiti e delle problematiche enormi. E citerei infine anche il turismo perché è vero sicuramente che a livello provinciale c'è una crescita importante, ma manca una regia e ancora una volta quello che potrebbe essere una grande potenzialità del nostro territorio si svilisce".