Il commento dei consiglieri comunali del Partito Democratico dopo la conferenza dei capigruppo.
Alla conferenza capigruppo di questa mattina emerge nelle parole dell’assessore Asti il metodo di questa amministrazione nel trattare i temi importanti della città. Dopo mesi di silenzio sul futuro di Acam e la sua aggregazione l'amministrazione, a seguito dell'assemblea dei soci in cui è stato presentato il piano di aggregazione, accelera mettendo la quinta, per altro senza mai aver dato spiegazioni in merito a questa accelerazione. Ma il fatto surreale è che l’assessore Asti, presente a nome dell'amministrazione, non abbia la minima idea di quali siano i motivi di questa nuova tempistica e aggiunge, cosa grave, che l'istruttoria delle delibere non necessità di molti passaggi nelle commissioni. Ogni consigliere si deve studiare la delibera a casa e poi venire preparato in consiglio comunale. Ecco finalmente si sono chiarite molte cose oggi: che quando erano minoranza chiedevano la partecipazione, il confronto, mille commissioni su ogni argomento. Oggi scopriamo che tutto è fatto per nulla. Anzi i consiglieri devono studiare. Premesso che riteniamo fondamentale ma anche scontato il fatto che ogni consigliere abbia tra i suoi doveri quello di prepararsi e approfondire. Facciamo presente che il gruppo Pd è favorevole all'aggregazione, anzi nel merito pensa che questa sia la conclusione di un giusto percorso amministrativo politico delle precedenti amministrazioni in ordine al futuro della azienda e dei suoi lavoratori. Certo che se questo è il metodo che l'amministrazione condivide, cioè quello di dare pesanti accelerate su argomenti importanti e banalizzare il lavoro delle commissioni non rende la dovuta importanza al lavoro dell’assemblea consiliare.
A fronte di una grande disponibilità da parte nostra, oggi l’amministrazione si è mostrata impreparata ad affrontare compatta un tema cosi rilevante per la nostra comunità e nel farlo siamo costretti a rilevare una grande differenza tra l’agire amministrativo di prima e quello dell’attuale governo. Si è sempre portato all’attenzione dei commissari ogni pratica e lo si è fatto dando il giusto tempo per capire e approfondire.
Poi è pur vero che alla fine ogni rivolta interna nelle riunioni dei capigruppo a cui abbiamo assistito fino ad oggi, si è sempre risolta perché nessuno rinuncia alla paghetta e quindi si può anche ingoiare qualche rospo, come quello di dover votare l’aggregazione e ora doverlo fare nelle ferie natalizie.
Il destino a volte è proprio beffardo.
Federica Pecunia, Luca Erba, Dina Nobili, Marco Raffaelli.