Sull'ipotesi di aumento del rischio idrogeologico in caso che il "Nuovo" PUC decada Legambiente risponde al consigliere Saccone alzando il tiro e chiede che i geologi che hanno realizzato studi e norme per il nuovo piano partecipino alla Commissione Territorio del 14 dicembre a cui è invitata l’associazione stessa.
Questa la richiesta di Legambiente:
“In merito alle anticipazioni mezzo stampa di una consigliera comunale secondo la quale esisterebbe una comunicazione di Regione Liguria da cui deriverebbe la "completa inadeguatezza" delle norme geologiche del "Nuovo" PUC;
dal momento che ci risulta invece quest'ultimo essere più aggiornato, e quindi con maggiori garanzie riguardo al rischio idrogeologico, in special modo per quel che riguarda la mappatura e la relativa normativa inerente le frane;
visto che non ci è dato modo di conoscere questa comunicazione della Regione Liguria che per importanza sarebbe meglio fosse resa pubblica, come del resto tutte le oltre 200 osservazioni pervenute;
vista l'importanza dell'argomento che tocca elementi direttamente attinenti la salvaguardia di cose e persone;
SI RICHIEDE la presenza alla riunione della II° Commissione consiliare (Territorio) prevista per il giorno 14 dicembre c.m. del Servizio Geologico del Comune nonché dei consulenti del PUC per gli aspetti geologici, ovvero il Centro di GeoTecnologie dell'Università di Siena”.
“In questo modo - prosegue Legambiente nel suo comunicato - vogliamo portare il confronto nelle sedi opportune: non si può affrontare un tema così importante attraverso rivelazioni a mezzo stampa, modello “scoop”, come ha fatto la consigliera comunale in questione. Senza peraltro la necessaria trasparenza: si parla di una comunicazione del Dipartimento della Difesa del Suolo della Regione Liguria che avrebbe ‘evidenziato la carenza e gli errori e quindi la completa inadeguatezza della variante’. A questa documentazione chiediamo quindi accesso per capire se l’interpretazione fornita corrisponde a verità”.