I trasporti, dei pazienti e del sangue, interni all’Ospedale Sant’Andrea e tra il nosocomio spezzino e il San Bartolomeo di Sarzana erano stati affidati a questa cooperativa sociale, tramite gara scaduta a fine 2016.
Da allora tra proroghe, false promesse della politica, risoluzioni d’Aula in Consiglio Regionale, completamente disattese, e ricorsi incrociati al Tar, tra Italy Emergenza e Anpas, nulla di concreto si è mosso e così questi operatori continuano a lavorare nell’incertezza del loro futuro.
Questo, è ovvio, danneggia tutti: quei 44 dipendenti, in primis, perché rischiano il posto di lavoro; la politica della maggioranza, in Regione e al Comune della Spezia, che non sa dare, evidentemente, risposte concrete; i malati che usufruiscono di un servizio che non può non risentire della sua precarietà.
Ci sono poche soluzioni.
Indipendentemente da chi continuerà a erogare il servizio, Italy Emergenza o Anpas, quei 44 lavoratori, e le loro famiglie, devono essere garantiti.
Un modo per farlo esiste e ha un nome preciso: clausola sociale.
Un dispositivo che permetterebbe, al di là del gestore che si aggiudicherà l’affidamento dei trasporti, di non disperdere il capitale umano, fatto di professionalità e competenza, e di garantire l’assorbimento completo di quegli operatori.
Il tempo delle chiacchiere è finito.
Se chi amministra la Regione, e dunque la Sanità ligure, non è in grado di risolvere i problemi e tutelare i cittadini è meglio si faccia da parte.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria