E' davvero singolare se non ormai imbarazzante, il fatto che da giorni si susseguano sui quotidiani locali accesi dibattiti, accuse, smentite, dichiarazioni e giudizi sulla gestione della Asl 5 e che solo oggi il sindaco abbia deciso di intervenire pubblicamente senza però in effetti dire niente.
In capo all'autorità sanitaria locale c'è infatti il Sindaco stesso, il quale date le condizioni di estrema confusione venutesi a creare dovrebbe chiedere chiarimenti alla Asl e dare chiarimenti ai cittadini, che stanno assistendo impotenti ad una serie di affermazioni e smentite che certo non giovano al clima generale e che soprattutto non danno modo di comprendere realmente cosa stia accadendo ai piani alti di Asl e che cosa soprattutto comporti questa cattiva gestione in termini di qualità dei servizi.
E di cosa parla invece nuovamente il Sindaco: del passato, addebitando colpe e responsabilità alla precedente amministrazione. Ricordo a Peracchini che lo dobbiamo alle precedenti amministrazioni di centro sinistra lo stanziamento e il reperimento dei fondi per il nuovo ospedale e che il tempo oggi è quello delle risposte che devono dare lui e la regione Liguria, non delle ricerche nel passato allo scarica barili. Si è forse dimenticato Peracchini che se lui governa da qualche mese Toti è li quasi da tre anni? Per quanto tempo ancora la regione può gettare responsabilità sul passato ormai remoto?
La verità è che oggi in regione è in discussione un nuovo piano sanitario e in questi quasi tre anni di governo la giunta non ha saputo fare altro che eliminare il progetto del dea di II livello, senza elaborare nessuna strategia per applicare il decreto Balduzzi, adeguandolo alle necessità del nostro territorio.
Ora a che punto sia il nuovo ospedale ce lo faremo spiegare direttamente dal sindaco, nella commissione consiliare controllo e garanzia voluta dal Pd e richiesta dalla Presidente Nobili, in cui cercheremo di capire intanto gli attuali stanziamenti per i lavori del Felettino.
Abbiamo il diritto come cittadini di aspirare ad un ospedale che possa essere oltre che moderno ed efficiente, in rete a strutture a noi vicine che consentano di completare per il paziente nel raggio di pochi chilometri, il percorso dell'emergenza cardiologica e neurochirurgica.
Ma resta il fatto che, l'improvviso demansionamento della dottoressa Carlucci e le prescrizioni di Alisa sulla riorganizzazione di alcuni reparti, siano la chiara conferma dello stato di agitazione e confusione in cui versa la nostra sanità, delle quali nelle dichiarazioni del sindaco non c'è traccia alcuna.
Questo è il momento in cui un po’ di chiarezza è d'obbligo per chi amministra e quella del 30 sarà solo la prima commissione nella quale potremo ricevere risposte almeno nel merito del nuovo ospedale Felettino, ma sarà nostra cura procedere ad ulteriori richieste di chiarimento se come avvenuto fino ad ora non saranno fornite dalla stessa amministrazione comunale.
Federica Pecunia
Capogruppo Partito Democratico La Spezia