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Cenerini: "Facebook, la dittatura nel XXI secolo" In evidenza

Il capogruppo della lista Toti - Forza Italia in Consiglio comunale racconta quanto accaduto con alcuni post e non esclude azioni legali.

Venerdì sera per la seconda volta in due mesi sono stato bloccato da FB con la generica spiegazione il post non rispetta i canoni della nostra comunità.
Due mesi fa mi bloccarono per una giornata per aver pubblicato un post con un link a un articolo di Cittàdellaspezia dal titolo Paita: “Uniti contro una destra che vuole bruciare i gay nei forni”, unito al post il mio commento: “SENZA COMMENTO....”.
Non so se è chiaro il post non conteneva nessuna mia affermazione, ma la censura del social scattò ugalmente, perché? Tralasciando la solita idiozia, il post non rispetta i canoni della nostra comunità, alle mie rimostranze tramite l’assistenza, a parte un ringraziamento per la segnalazione, non fu mai risposto.
Non se la sono presa con Raffaella Paita, bloccandola per le castronerie che aveva affermato o con Cittadellaspezia, anche se non avrebbe avuto senso, ma con il sottoscritto la cui unica colpa era aver condiviso un link che si può ancora trovare su fb sulla pagina di Cittàdellaspezia, mentre ancora oggi sulla bacheca dell’ex Segretario CGIL Matteo Bellegoni, si può trovare la frase che vado interrato sotto venti metri di cemento, ma se è rivolta a uno di destra per Facebook è tutto ok!
La realtà è che per Facebook certi argomenti sono tabù, di immigrazione si può parlare, solo se si è a favore, ma se si è contrari o si sollevano dubbi sul disastro che sta succedendo in Italia scatta la censura, perché i padroni occulti di Facebook vogliono l’invasione.

Quest’ultimo post cosa diceva di così grave? Nulla ovviamente, ho postato un articolo del quotidiano La Nazione, sui parcheggiatori abusivi a Sarzana, sottolineando le differenze con la Spezia, dove l’amministrazione di centro destra con l’Assessore Medusei sta risolvendo questo problema, inoltre ho detto che erano offensive verso le nostre forze dell’ordine, le dichiarazioni di questi abusivi che affermano di essere i guardiani delle nostre macchine.

La particolarità scandalosa è che Facebook, quando ti blocca fa sparire le prove! Ovvero, cancella ogni riferimento e ogni collegamento, così io non sono in grado di riprodurre esattamente le parole contenute nel post!
Di cosa hanno paura, forse che venga denunciata la loro ignobile dittatura mediatica? E’ quello che valuterò nei prossimi giorni col mio avvocato. Trovo gravissimo, in particolare visto il mio impegno e ruolo politico, poter essere bloccato in questo modo per giorni, se Facebook fosse democratico almeno fornirebbe una spiegazione, ma invece se ne frega e non dice minimamente in quale punto, con quale frase o parola si sono violati gli standard della comunità.

Nel secolo scorso ci sonno state grandi e malefiche dittature, come comunismo e nazismo, che usavano l’ideologia e i carri armati, oggi abbiamo una nuova dittatura, più raffinata, subdola e apparentemente innocua, quella del social network Facebook, se non ti allinei al pensiero dei nuovi dittatori, questa volta mediatici, sei out.

Fabio Cenerini
Capogruppo TOTI - FI

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