Guido Melley (LeAli a Spezia) interviene sui social per chiedere se sia opportuno, per la città, ospitare al teatro Civico lo spettacolo di Sgarbi (19 novembre con Michelangelo): "Leggendo il cartellone del Teatro Civico, ho visto che a breve ci sarà uno spettacolo di Vittorio Sgarbi.
Non entro nel merito delle capacita artistico- culturali di Sgarbi , ma mi chiedo se sia stata una scelta opportuna quella di offrire il palco del nostro Teatro cittadino ad una persona che per diverso tempo ha insultato il Sindaco della nostra Città. Non sarò certamente io a dover difendere l'operato e le scelte compiute dall'Amministrazione Federici, ma non mi è mai piaciuto chi per esprimere il proprio dissenso ha usato toni ed insulti verso le istituzioni offendendo dunque l'intera comunità, la nostra Città. E la cosa non mi è mai piaciuta se gli strepiti e gli attacchi denigratori sono stati lanciati da esponenti politici a livello locale, ma li ho considerati ancor più gravi ed irresponsabili se, a causa della notorietà di chi li ha mossi, la nostra Città ha avuto una pessima immagine sui media nazionali. Mi auguro almeno che il prossimo spettacolo al Civico di Sgarbi, pagato dal Comune (sic...) e dagli spettatori spezzini, si concentri su Michelangelo e non si Piazza Verdi...."
Numerosi i commenti, tra i tanti a rispondere è proprio il sindaco Pierluigi Peracchini: "Caro Guido, come al solito pur di polemizzare con noi utilizzi informazioni sbagliate! Lo spettacolo non è organizzato dal Comune! Anche se dovresti difendere la libertà di espressione come in ogni democrazia".
Il botta risposta però prosegue, con Melley che commenta: "Caro Pierluigi, non cadere in errore come già in altre occasioni... Non ho polemizzato in alcun modo con te anche perché non penso proprio che si tratti di una scelta voluta dalla nuova gestione del Teatro Civico, ne'tanto meno dalla tua Giunta. Penso infatti che sia frutto della precedente programmazione l'aver inserito Sgarbi in cartelllone.. Ho solo posto una questione di opportunità e, scusami, ma la democrazia non c'entra granché... E conoscendoti bene, caro Pierluigi, non penso che tu abbia apprezzato la stagione delle invettive, degli insulti e delle urla verso chi ti ha preceduto".