Nessuno se ne era accorto o la passata programmazione sanitaria era del tutto sconclusionata?
Già quest’estate alla convention di Sinistra Italiana avevamo sollevato la questione relativa alla riclassificazione dell’Ospedale Nuovo Felettino della Spezia da DEA di II Livello, così come previsto nel Piano Sanitario 2009-2011, a DEA di I livello.
Una declassificazione, quella del nosocomio spezzino, che non farà mai nascere sulla Spezia né una cardiochirurgia né una neurochirurgia.
In Commissione il Direttore Generale di ASL5 ha dichiarato che i numeri dei casi in provincia sono talmente insignificanti da non consentire neppure di pensare ad un DEA di II Livello.
Per il 2016, infatti, il Direttore Conti ha detto che i casi di pazienti neurochirurgici sono stati 131 mentre i cardiochirurgici 271.
Ma in tutto questo è necessario sollevare la questione che oggi il Sistema Sanitario Regionale sta affrontando la costruzione di una nuova importante struttura, quella del Felettino, che rischia realmente di rimanere una cattedrale semivuota.
Una struttura faraonica, progettata per inserirvi specialità e strutture mediche che però il nostro territorio non avrà più, almeno secondo quanto delineato dall’Assessore.
10 sale operatorie che non sapremo, di fatto, come far funzionare soprattutto se le sommiamo alle 5 già attive a Sarzana.
Una catena di questioni che addensano dubbi seri anche sul ruolo futuro dello stesso San Bartolomeo di Sarzana.
Col completamento del Nuovo Felettino è lecito chiedersi, dunque, vista l’abbondanza di camere operatorie, se la vocazione chirurgica programmata verrà mantenuta o meno su Sarzana.
Se ciò non fosse, il rischio vero, se non troviamo una valida alternativa, per il San Bartolomeo sarà quello di andare verso una parziale o totale privatizzazione.
E i numeri proprio questo fanno purtroppo presagire visto anche il tragico annuncio del prossimo trasloco del reparto di urologia.
La nostra posizione è sempre stata chiara: la sanità deve rimanere pubblica!
Una posizione che ribadiamo con forza, soprattutto se l’enorme costo per la costruzione del Felettino, inutilmente sovradimensionato, avrà come conseguenza la privatizzazione, anche parziale del S. Bartolomeo.
Chi ha pianificato queste scelte, e chi le ha avallate, anche solo per convenienza politica, se ne assuma la piena responsabilità, non ultimo l'ex Direttore Sanitario di ASL5, oggi Direttore Generale.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria