Si sta per concludere il periodo di carica come Presidente della Consulta Studentesca spezzina per Paolo Melillo, il quale ha deciso di esporsi, da membro della consulta, sulla realtà che i giovani si trovano a dover affrontare al giorno d'oggi. Inoltre, in merito all'organizzazione della "Giornata dell'arte e dello sport", mette in luce quelle che ritiene mancanze di fiducia da parte del Comune ed altri enti del territorio, senza dimenticarsi di quando non sono stati ascoltati dalla Provincia.
"Sono da tre anni all'interno della Consulta Studentesca spezzina e il mio ruolo da Presidente giungerà al termine prima della fine dell'anno corrente - esordisce Melillo - Con grande rammarico posso affermare che a noi studenti niente è concesso senza un lungo periodo di incertezze ed attese. Abbiamo speso due anni del nostro tempo per l'organizzazione della "Giornata dell'arte e dello sport", nei quali il Comune ed altri enti presenti sul territorio ci hanno chiuso parecchie porte, costringendoci ad affidarci in un caso ad un privato".
"La "grande" manifestazione degli studenti di questo inverno - si sfoga il Presidente della Consulta studentesca - è stata il picco massimo di sopportazione di quei problemi che avevamo già esposto alla Provincia l'anno prima; Provincia il cui Presidente ha annullato un confronto con noi 5 minuti prima dell'orario di inizio già concordato in precedenza, addirittura mandando terze persone a comunicarcelo.
Tuttavia la colpa è anche nostra che non partecipiamo attivamente e perdiamo occasioni nelle quali potremmo esprimerci in tutti gli ambiti. Continuerò a seguire i miei compagni finché loro avranno bisogno di consigli e finché lo vorranno. È assurdo pensare che li si possa manipolare o cercare di controllarli dall'esterno. Se nessuno vi ascolta non preoccupatevi, potete sempre aspettare le prossime elezioni".