Se formalmente è vero che il suo gruppo votò contro, il nostro dimentica che nello stesso consesso venne discussa e votata, con voto nominale una pregiudiziale riguardante la perizia commissionata alla società Waterhouse, sulla situazione patrimoniale di ACAM. Di tale documento fu preclusa la visione ai consiglieri di minoranza, in violazione dell'art. 27 del TUEL: un vizio procedurale con cui si sarebbe potuta fermare facilmente la delibera di aggregazione.
Ci dica, Ruggia, come mai il suo gruppo votò contro tale pregiudiziale che avrebbe fermato il processo del quale ora si dice molto preoccupato.
Ci spieghi, inoltre, se può farlo, come mai il suo gruppo votò, la stessa sera, un ordine del giorno legato all'aggregazione che prevedeva la possibilità di allocare altra spazzatura in quello che veniva definito come "Sito di Conferimento di Saturnia": la discarica che a più riprese si era promesso, ai cittadini del levante, non sarebbe mai stata riaperta.
Ci dica, visto che c'è, anche come mai a seguito della approvazione della delibera non si è dimesso dalla maggioranza, dimostrando coerenza e dando un segnale forte che avrebbe potuto portare il PD a riconsiderare tutte le molte forzature fatte per arrivare a quella delibera.
Nel mio duro intervento in consiglio comunale strappai simbolicamente uno a uno tutti gli emendamenti e gli "OdG fuffa" che invece il suo gruppo appoggiò senza battere ciglio e lo dissi chiaro e forte che quella sera la maggioranza, tutta la maggioranza, si prendeva la responsabilità di vincolare chi sarebbe venuto dopo a un apparentamento forzato. Mi pare troppo comodo ora cercare di scaricare il barile che si è contribuito a riempire sulle spalle della nuova amministrazione.
In commissione, la maggioranza di cui Ruggia era vice Sindaco, ci mostrò solo 37 delle oltre 300 pagine del piano industriale. Waterhouse era parte integrante di Iren e gli si è andati a chiedere quale fosse il valore di ACAM. I piani di salvaguardia per i lavoratori, tanto cari al partito di cui Ruggia fa parte, hanno un limite temporale oltre il quale IREN farà quel che gli pare e piace.
Oltre a questo aggregarsi a una voragine economica da 2 miliardi di euro di debiti non è proprio il massimo, soprattutto in vista della diminuzione degli interessi bancari che i cittadini hanno pagato con le proprie bollette.
Tutto questo e molto altro è stato detto in quel consiglio comunale, ma forse in quei giorni il vice Sindaco era distratto.
Fabio Vistori, Presidente di Effetto Spezia ed ex consigliere comunale
(Nel video l'intervento di Vistori in consiglio comunale, il 6 marzo 2017)