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La posizione di Laboratorio Palmaria e LIPU sul MasterPlan per l'isola In evidenza

Le associazioni ambientaliste intrevengono sia sul metodo che nel merito del percorso.

Dopo settimane di interviste, dichiarazioni da parte di amministratori pubblici e non solo, e ipotesi progettuali varie, spesso anche non ricomprese in nessun progetto specifico - ci riferiamo, e non solo, all'idea, da rigettare in toto del "ponte tibetano" tra Porto Venere e Palmaria e la proposta di "funicolare" - le associazioni che fanno parte del Laboratorio Palmaria (Italia Nostra, Legambiente, Grasp, Portoveneretvb) e la LIPU intervengono oggi, dopo che finalmente e dopo mesi e mesi di reiterate richieste da parte nostra, vengono fornite sia un percorso partecipativo con date e scadenze che dovrà portare alla definizione delle proposta di Master Plan (prevista per il Marzo 2018), sia alcuni primi documenti di analisi che fanno da base di conoscenza per quello che sarà il futuro Master Plan. Tutto questo si trova al sito della Regione Liguria (qui).

Vogliamo fare alcune considerazioni di metodo e, per quanto possibile per ora, di merito sul progetto sperando che il nostro astenersi da interventi nelle scorse settimane sia stato capito per quello che è: massimo rispetto per un percorso istituzionale che dovrebbe comportare per tutti, amministratori compresi, una più moderata e ponderata politica delle "uscite pubbliche". Si parli meno per slogan e più per documenti concreti, ci viene da dire. Quindi sul metodo: siamo contenti e prendiamo atto che, dai documenti ufficiali, si delineino, in quella che la Regione definisce "fase 1 Presentazione Approfondimento conoscitivo Processi partecipativi ed incontri sul territorio" una serie di incontri che dureranno, secondo lo schemino pubblicato, fino ad ottobre. Prendiamo atto perché è da tempo che sollecitiamo gli enti preposti (Regione, Comune, Parco) ad incontri pubblici ed a favorire la più ampia partecipazione. Abbiamo richiesto anche la partecipazione diretta (come associazioni nazionali riconosciute ne abbiamo facoltà) alla Cabina di Regia e al Tavolo tecnico costituito dalla Regione ricevendo in cambio un misero "vi consulteremo". Abbiamo anche auspicato un ruolo più attivo del Comune di Porto Venere su queste tematiche e sugli stessi contenuti della proposta in itinere, che sembra invece aver delegato in toto alla Regione Liguria la gestione di tutta questa vicenda.
Ci auguriamo per questo che gli incontri previsti inizino quanto prima.

Nel merito e per quanto possibile (anche perché un Master Plan vero e proprio non c'è e, giustamente diciamo noi, verrà proposto secondo il programma solo dopo questa fase di incontri e definizione iniziale) leggendo le carte emerge una concezione dell'isola legata, in maniera prevalente, a un aspetto di carattere "urbanistico e territoriale". Anche la stessa necessità di avere come strumento un " Master Plan" è figlia di questa impostazione sbagliata.

La nostra visione delle cose, presentata pubblicamente nella sala della Provincia il giorno 8 Aprile 2017 "Palmaria il giardino di terra e di mare. Un percorso di sussidiarietà verso un Contratto di Isola per la Palmaria" è alternativa alla logica dei "Master Plan" e parte dalla convinzione che, prima di essere un posto di recupero dei terreni e dei manufatti della Marina Militare e alla definizione di indirizzi urbanistici l'isola è un ecosistema unico nel panorama ligure e non solo, e che quindi va valorizzata con uno strumento come il Contratto di Isola, che significa una convergenza volontaria ma molto determinata di tutti gli attori presenti sul territorio (amministratori, associazioni, categorie, cittadini) su un progetto condiviso e quindi, non calato dall'alto. La nostra idea prende in considerazione l'intera Isola -fondali compresi- e il rapporto isola/golfo.
Si propone un unico 'grande giardino di terra e di mare' animato e gestito dalla popolazione e da una comunità aperta oltre che dal Parco che consenta di conoscere e fruire dei grandi valori dell'isola secondo un programma economico ed ecologico che favorisca ad un tempo la tutela, la gestione e la promozione secondo un processo di evoluzione ecologica e di governance partecipata quale potrebbe essere il Contratto da noi proposto.
Ricordando che l'isola è soprattutto un Parco, ente che viene citato poco e comunque non protagonista come dovrebbe nei documenti che abbiamo visionato.

Ci aspettiamo quindi che già dai prossimi giorni si dia inizio a questa fase di partecipazione pubblica. Di idee da portare ne abbiamo molte.

 

Laboratorio Palmaria (Italia Nostra, Legambiente, Grasp, Portoveneretvb) e LIPU La Spezia

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