1) Che senso ha un affidamento per i processi partecipativi dopo la presentazione del progetto preliminare?
2) Perché Cozzani non ha mai partecipato agli incontri tematici sull'isola?
3) Perché Cozzani non ha mai risposto alle richieste degli abitanti, frutto degli incontri partecipativi, in particolare su rimozione di amianto e discariche abusive?
4) Perché nel Protocollo non sono stati inseriti gli immobili del Terrizzo, nonostante la disponibilità dell'Ammiraglio Camerini?
5) Perché le istituzioni non hanno sollecitato Kipar ad ultimare i lavori iniziati nel 2009 e costati 2,8 milioni di soldi pubblici, prima di affidargli un nuovo incarico?
Come già ribadito in questi ultimi mesi, un vero piano di valorizzazione sarebbe dovuto partire da tre gruppi di stakeholders:
- gli abitanti dell'isola, che affrontano sacrifici quotidiani e conoscono bene le necessità prioritarie;
- le guide storiche della Onlus "Dalla Parte dei Forti", che valorizzano operativamente da anni le antiche fortificazioni, testimonianze dall'enorme potenziale turistico;
- i ricercatori biologi e geologi della Pro Loco Palmaria, impegnati nella tutela e nella promozione del patrimonio naturalistico.
Parlare di partecipazione a cose fatte è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati.
Il Consiglio Direttivo della Pro Loco Palmaria