I Consiglieri Paolo Mione, Valter Chiappini, Carlo Rampi, Federica Giorgi e Rosanna Pittiglio abbandonano il Consiglio in chiara polemica con il nuovo Presidente Damiano Lorenzini e la maggioranza tutta.
Anomalie riscontrate nei documenti modificati in discussione (seppure con eguali cifre), emendamenti del Sindaco Cavarra consegnati ma non presentati verbalmente dal propositore complicano sin da subito il Consiglio, costringendo a piu riunioni la maggioranza, la minoranza e i Capigruppi.
Il Presidente del Consiglio cerca di gestire al meglio il tutto, ma la polemica sale in breve e il Consiglio si infiamma, Mione cerca di intervenire ma gli viene tolta la parola e, alle sue rimostranze, si minaccia l'intervento del poliziotto presente.
Nella confusione la richiesta delle opposizione, presentata dal Consigliere Rampi, di avviare le dichiarazioni di voto sull'emendamento del Sindaco, viene negata, e l'opposizione abbandona la Sala Consiliare rifiutandosi di partecipare alle votazioni.
Il Consiglio prosegue la discussione sugli argomenti, tra dichiarazioni critiche verso i fuoriusciti e approfondimenti tecnici, in un'atmosfera decisamente irreale.
"Le violazioni sono palesi ed evidenti - dichiarano all'unisono i dissidenti - non vi è più tutela delle minoranze, mancano i presupposti per un corretto svolgersi delle attività rappresentative.
A fronte di una richiesta di un Consigliere viene negata la parola e la dichiarazione di voto, la minoranza non riesce piu a prendere la parola e solo le compete vedere in diretta la morte dei propri diritti.
Il Consiglio è diretto in maniera vergognosa, ci viene impedito anche di motivare l'abbandono dell'aula, c'è una deriva pericolosa in corso e per questo chiederemo l'intervento del Prefetto".
Naturalmente la controparte ha parere decisamente opposto ed il Sindaco Cavarra apre il suo rendiconto amministrativo con un attacco ai Consiglieri che hanno abbandonato il Consiglio: "Una brutta pagina che non stupisce, le opposizioni non stanno più pensando al bene della città ma solo ad effettuare inutili ripicche e scontati show elettorali, con il loro comportamento non offendono noi ma tutti i cittadini, in primis i loro elettori".