“Anna Maria Sorrentino era la persona più competente per ricoprire il ruolo di assessore all’urbanistica. Spezia Risorse? Il mio curriculum è a disposizione”.
Risponde così Alessandro Rosson, capogruppo in Provincia di Fratelli d’Italia, di cui fino a pochi giorni fa era anche coordinatore provinciale, ai malumori nati intorno alla nomina dell’assessore Sorrentino, riportati questa mattina dal Secolo XIX. E parla anche dei retroscena che lo vedono tra i papabili al ruolo di presidente di Spezia Risorse, la società concessionaria della gestione e della riscossione delle entrate tributarie del Comune della Spezia.
Sì perché la nomina di Anna Maria Sorrentino, laureata in matematica all’Università di Napoli, già direttore provinciale dell’agenzia del territorio della Spezia, ha creato inevitabilmente qualche dissidio all’interno di Fratelli d’Italia, oggi coordinato a livello provinciale dal commissario pro tempore Nadia Anselmo, consigliere comunale di opposizione a Levanto, in attesa dei congressi.
“Sono io ad aver voluto fortemente l’assessore Sorrentino – spiega oggi Rosson – per le sue competenze e capacità: è un tecnico di altissimo livello”.
Anche se i candidati che ambivano a quel ruolo erano più di uno: “La casella libera era quella dell’assessore all’urbanistica – continua Rosson – io come coordinatore di Fratelli d’Italia ho preferito indicare una persona competente e capace, un tecnico di area, un’urbanista pura, già direttore qui alla Spezia dell’agenzia del territorio, perché Fratelli d’Italia non è un partito a cui interessano le poltrone. Lo potevo fare anch’io l’assessore, ma ho preferito di no: il nome più adatto per quel ruolo era quello della Sorrentino”.
Quanto al ricambio al vertice di Spezia Risorse, Rosson risponde così al totonomi: “Io sono un avvocato, lavoro qui alla Spezia e ho un mio studio. Per me parla il mio curriculum. Ci sono alcuni incarichi che potrebbero essere assegnati all’interno dell’area del centrodestra, come è giusto, visto che è necessaria una discontinuità. Tenendo conto però delle professionalità, e quindi il mio curriculum è a disposizione del sindaco, è lui che decide”.
Anche se l’eventuale incarico non lo occuperebbe in compiti sconosciuti. E Rosson non lo nasconde: “Io nel mio lavoro mi occupo spesso di recupero crediti, procedure di esecuzione, pignoramenti, eccetera. Ma non sta scritto da nessuna parte che l’incarico di Spezia Risorse è mio. Il mio nome è sul tavolo, ma come quello di tante altre persone competenti”.
“Noi però, a differenza di altri, non guardiamo alla tessera di partito – tiene ad aggiungere Rosson – ma alle capacità. Siamo inattaccabili dal punto di vista del curriculum vitae, le competenze parlano per noi”.