"Non mi aspettavo di lasciare la città ad una destra che ha queste caratteristiche, che sono particolarmente aggressive, negative dal punto di vista dei valori e inconsistenti per quanto riguarda la proposta politica - afferma ai nostri microfoni Massimo Federici - Io non ho capito bene quale proposta politica abbiano fatto. Vogliono un po' più di questo e di quell'altro, ma il progetto di città è un'altra cosa, è quello che abbiamo cercato di realizzare in questo decennio, un decennio difficilissimo, che ha coinciso anche con una grande crisi mondiale e con altre contingenze non facili, con questioni che hanno complicato la vita agli amministratori, come i tagli agli enti locali. Leggo così questa sconfitta, una sconfitta dura.
Poi c'è un dato politico: c'è uno tsunami di destra che ci ha coinvolto, poi le divisioni nel nostro campo sono state deleterie e alcune sono state a mio parere pensate proprio per farci perdere, un po' la prosecuzione di quello che è successo due anni fa con la Regione. Ora bisogna fare una riflessione molto attenta. E poi ci sono stata anche sottovalutazioni ed errori da parte mia".