"Il Partito Democratico ha compreso il messaggio dato dagli elettori l’11 giugno. Ci siamo impegnati, nella individuazione di un candidato a sindaco fuori dalle logiche interne e che sapesse parlare alla città; con Paolo Manfredini abbiamo aperto una nuova fase politica. Manfredini ha avanzato in completa autonomia delle proposte di personalità della società civile da coinvolgere nel governo della città. Siamo sicuri che questo coinvolgimento darà modo alla futura amministrazione di mettere a disposizione e a servizio della città idee nuove e anche un nuovo modo di interpretare l’esigenza del cambiamento che la città stessa chiede e un Sindaco che in questi giorni, da candidato, sta consegnando il suo biglietto da visita, per essere a portata dei cittadini e per poter parlare agli spezzini dei problemi della quotidianità. Con lo stesso spirito di autonomia del sindaco, Manfredini opererà le sue ulteriori scelte riguardo alla composizione della giunta nel rapporto di dialogo con la sua maggioranza. Il PD non porrà nessuna condizione. Lo dico in anticipo: massima autonomia a Manfredini nelle scelte.
Per noi l’obiettivo è far vincere al ballottaggio un progetto di città che guarda ai valori del centrosinistra e impedire l’affermazione di una destra senza progetti, vuota di proposte per lo sviluppo della nostra città, capace solo di criticare l’operato senza proporre mai soluzioni davvero utili ai cittadini.
Chiediamo per questo a Guido Melley e ai tanti che lo hanno sostenuto di contribuire a questo obiettivo e di valorizzare insieme i segnali importanti che sono stati dati anche in ragione delle posizioni che lui stesso ha espresso con la sua iniziativa politica.
In gioco c’è qualcosa di più importante di noi e delle nostre storie personali.
In gioco domenica c’è il futuro della città.
Se vincerà Manfredini si potranno affermare i principi del rinnovamento, della competenza, dell’inclusione con l’affermazione dei valori della migliore storia democratica e civile della nostra comunità. Se vincerà Peracchini? La squadra di governo sarà il frutto di una spartizione di incarichi, secondo una logica da vecchia politica, che risentirà delle divisioni interne alla coalizione di Toti, dove avranno un ruolo determinante non le forze moderate ma la destra di Salvini che vuole mettere le mani sulla nostra città.
Chiediamo a tutti coloro che si riconoscono in questi valori di essere protagonisti di questa sfida, certi che nessuno nel centro sinistra voglia assumersi la responsabilità di vedere governare la destra".
Federica Pecunia
Segretario Provinciale PD