"La città ha davanti a sé una grande occasione per rilanciare la propria vocazione industriale e per recuperare posti di lavoro stabili, rispettando nel contempo i diritti dei lavoratori. Il cantiere di Muggiano ha acquisto un tale elevato carico di lavoro da vedere saturi i prossimi i dieci anni, la conseguenza è che non potrà essere sviluppato con le attuali forze che operano in cantiere, le quali sono insufficienti. Tutto ciò è stato anche recentemente confermato dagli stessi vertici di Fincantieri secondo i quali «nel 2019 al Muggiano lavoreranno 3.500 persone, oggi sono in 1.500». Peraltro, degli attuali 1.500 lavoratori quasi 1.000 appartengono a ditte d’appalto, sono solo 540 i dipendenti diretti di Fincantieri. L’avvio di specifici corsi di formazione e l’assunzione di nuovi lavoratori da parte dell’azienda è dunque possibile e necessaria; si potrebbero in questo modo recuperare centinaia di posti riportando i dipendenti di Fincantieri almeno 900, come circa 10 anni fa.
Sarebbe invece del tutto inaccettabile se Fincantieri pensasse di affrontare il prossimo decennio con l’uso selvaggio di una miriade di ditte d’appalto e di subappalto, con lavoratori senza diritti e tutele e magari, se dipendenti di ditte straniere, pagati secondo i contratti vigenti nei paesi d’origine, nettamente peggiori di quelli italiani. A sostegno delle proposte dei sindacati, uno dei più urgenti impegni della prossima amministrazione dovrà quindi essere l’avvio di un serrato confronto con la dirigenza aziendale. Il Comune, insieme a tutta la città, deve chiedere un numero di assunzioni tale da riportare i dipendenti diretti di Fincantieri almeno al livello di 10 anni fa, la verifica di tutte le ditte d’appalto che già adesso operano all’interno, garanzie di priorità nei contratti d’appalto per le imprese locali, impegno dell’azienda affinché anche ai lavoratori delle ditte d’appalto vengano assicurati gli stessi diritti di quelli di Fincantieri".
Massimo Lombardi – candidato sindaco Spezia Bene Comune