La stranezza aveva fatto alzare il sopracciglio agli addetti ai lavori: secondo le comunicazioni inviate alle redazioni dei giornali, infatti, per un attimo sembrava che la malcapitata sala conferenze di Caran alla Chiappa dovesse essere (suo malgrado) presa d’assalto da due incontri della campagna elettorale. Allo stesso orario.
“Giovedì 25 maggio alle 18.30 presso la sala Caran di via Genova il candidato sindaco Giulio Guerri incontra i cittadini per parlare del suo programma”. Ok, segnato.
Ma poi: “Alle ore 18, nella sala Caran alla Chiappa, sarà presente l’onorevole Andrea Orlando, ministro della Giustizia, per la campagna elettorale di Paolo Manfredini”.
Poi una rettifica a stretto di giro di posta: Orlando e Manfredini non patiranno più il caldo dell’afosa sala al primo piano, ma si rinfrescheranno in… giardino, dove solitamente viene servita la famosa mesciua fumante. Ma, un momento…
Alt! Arriva la rettifica alla rettifica: è ufficiale, Orlando non si godrà l’aroma della mesciua. Incontro col Ministro rinviato al giorno dopo al point elettorale di Manfredini in centro (per un impegno, ufficialmente). Però l’appuntamento del candidato sindaco con i cittadini della Chiappa rimane, alle 18, tra i tavoli spartani di Caran.
Avete perso l’orientamento? Forse l’ha perso anche chi si è trovato a passare di lì noncurante, assistendo a una delle tante magie che solo una campagna elettorale coi fiocchi può regalare, una coincidenza più unica che rara che avrà strappato più di un sorriso. Il quadretto era squisito, proprio come una mesciua: sotto, in giardino, Manfredini e la segretaria provinciale del PD Federica Pecunia a discorrere con i residenti della Chiappa; sopra, ad accoglierli ironicamente come una quinta scenografica, le bandiere del gruppo di Guerri, che i suoi solerti sostenitori non hanno perso tempo ad attaccare in quattro e quattr’otto alle finestre, giusto per dare un’accoglienza degna di questo nome ai loro acerrimi nemici.
Deve aver sogghignato perfidamente in cuor suo Giulio Guerri, che almeno per una volta è riuscito a “sfrattare”, seppur solo metaforicamente, il Partito Democratico che combatte tanto strenuamente da anni. Chissà se sarà un buon presagio in vista dell’11 giugno…
Chi di sicuro si è leccato i baffi, sorseggiando una mesciua che nel frattempo si era già freddata, è stato Diego Sommovigo, il titolare dell’Antica Osteria da Caran, che ci ha guadagnato in pubblicità.
Morale: una mesciua li seppellirà…