Care amiche e amici della sinistra, vorremmo rivolgervi alcune considerazioni sulle vostre dichiarazioni apprese quest'oggi dai giornali.
Stupisce e disorienta la posizione ferma e decisa che avete mostrato a sostegno di quella che è stata lanciata come candidatura civica pochi giorni fa da Guido Melley.
Stupisce l'impianto presentato da un candidato sindaco che di civico, visto il passato da assessore della giunta Pagano, ha ben poco, ma che soprattutto vede un esplicito appoggio dei Partiti della sinistra.
Stupiscono i toni, di divisione, mai concilianti, molto diversi da quelli usati da Paolo Manfredini e da noi di Campo progressista.
Stupiscono inoltre le varie contraddizioni di metodo e di merito: care amiche e amici, scendete in campo promuovendo un metodo diverso, ma noi non ne vediamo la diversità.
L'approccio partecipativo che ha messo in atto il Centrosinistra nella prima conferenza programmatica di domenica scorsa, vedeva persone sedute allo stesso tavolo a ragionare insieme e discutere del programma elettorale comune.
A questo si aggiunge la piattaforma web di partecipazione alla stesura del programma che abbiamo lanciato come Laboratorio a sinistra; questi sono segni evidenti di un buon metodo, inclusivo e partecipativo.
Lanciare slogan, su progetti di altri e mostrarsi già divisi e in contraddizione su temi quali la destinazione delle aree Enel o l'immigrazione e sulla vostra posizione in un eventuale ballottaggio, non appare un cambio di metodo né una condivisione di merito. E proprio sul ballottaggio vorremmo fare una riflessione: Guido, con lucidità e onestà politica, ha dichiarato pubblicamente di sostenere, in caso di ballottaggio, la coalizione che sostiene Manfredini, ovvero il centrosinistra di cui facciamo tutti parte.
Tuttavia oggi apprendiamo che i partiti sostenitori, ma senza simbolo, non lo farebbero dichiaratamente; siamo così sicuri che questa logica di contrapposizione rappresenti davvero la costruzione di un progetto politico che fa riferimento alle persone che si riconoscono nei valori che ci accomunano, o che invece possa consegnare la città ad altri valori, che non ci appartengono?
Siamo disorientati sinceramente sui toni che, a nostro avviso, non devono essere ostili e divisi. Pisapia ha detto a Roma, lanciando Campo Progressista, lo scorso 11 marzo "siamo la sinistra gentile, che si impegna a fare un lavoro di "ricucitura paziente" e di ricostruzione.
Per i nostri ideali, per i nostri elettori.
Coordinamento Laboratorio a sinistra