“Care amiche e cari amici, vi scrivo alcune considerazioni di carattere personale, qualche tempo dopo la presentazione della Città intelligente al Circolo San Giorgio.
Come forse sapete conduco una vita piuttosto complessa, divisa principalmente tra Gesta, ATC e Schiffini, tra la famiglia e le attività lavorative, l'impegno nel conseguire la terza laurea, un po' di volontariato a favore dei giovani e qualche hobby. Sempre di corsa senza mai dimenticarmi da dove sono venuto e che a diciassette anni scaricavo le cassette al mercato all’ingrosso della nostra Città.
Tuttavia è miope e riduttivo rinchiudersi nella propria dimensione personale senza guardare cosa accade fuori. Cosa avviene oggi, alle basi del nostro domani. Non possiamo che disperarci per quello che vediamo. Chi ha figli prova angoscia per il loro futuro.
La politica e la pubblica amministrazione sono a volte terra di nessuno; terreno, in alcuni casi, di profittatori senza né arte né parte. La serietà, la competenza, l'educazione e la sobrietà sono qualità pressoché estinte. La capacità progettuale è completamente dispersa a qualunque livello: come vogliamo che sia la nostra Città tra dieci, venti e trent'anni? Domande alle quali la classe politica da sola non sa dare risposte perché spesso è unicamente attenta a inseguire l'urgenza del momento alla ricerca del consenso necessario a garantire la sua stessa sopravvivenza; spesso intenta solo a litigare.
Chi di noi ha avuto la fortuna di viaggiare, studiare o lavorare all'estero sa che basterebbe poco. Sa che il nostro territorio ha un grande potenziale. Sa quali risposte sarebbe in grado di dare la nostra Città nella competizione che dovrebbe vederci protagonisti perché ha bellezze e risorse ancora da esplorare, qualità uniche per le quali non faremmo mai e poi mai cambio con nessuno.
Tocca a noi il compito di eliminare – pur riconoscendo che qualcosa è stato fatto – le incrostazioni lasciateci in eredità dal passato. Tocca a noi guardare avanti e vedere il futuro. Tocca a noi il compito di costruire il futuro.
Io non ho mai fatto politica ed escludo che la politica diventi il mio lavoro. Ho però promosso La Città intelligente e, attraverso il nostro confronto attivo, costruiremo insieme il Progetto di Città e decideremo a quale candidato Sindaco affidarlo. Abbiamo idee e programmi concreti. Li proporremo e ne verificheremo l'attuazione.
Abbiamo la necessità di dare un colpo di reni per superare il qualunquismo e il populismo.
Abbiamo la necessità di smetterla di pensare che "pubblico" sia un aggettivo negativo e "privato" sia lo sterco del diavolo. Semplicemente a ognuno il suo ruolo, rifuggendo forme monopoliste o oligopoliste di scarsa trasparenza, con l'unico obiettivo di perseguire la qualità degli investimenti pubblici e privati per rendere la nostra Città più sicura, semplice, sostenibile ed efficiente.
Vi chiedo di fermarvi un attimo a pensare e di coinvolgere i vostri amici in questo percorso. Invitateli a interagire con La Città intelligente su Facebook. Invitateli a partecipare, a dare suggerimenti.
Ci dobbiamo prendere la responsabilità del futuro smettendola di delegare la gestione del bene più prezioso – la "cosa pubblica" – a persone alle quali non daremmo mai in mano né le chiavi della nostra casa, né quelle della nostra bicicletta.
Il mio sogno? Fare il meglio per la mia Città e dare il buon esempio affinché altri s'impegnino per il bene comune e, quando finirà questa esperienza, tornare alla mia vita e al mio lavoro.
Con il vostro aiuto tutto sarà più semplice.
Chi verrà dopo di noi non ci giudicherà per i nostri personali successi o per le nostre fortune, ma per le energie che abbiamo dedicato a costruire una società migliore, con le nostre idee, con i nostri sacrifici”.
Un caro saluto e un sincero grazie!
Renato Goretta
