"Sono più che amareggiato, sono furioso – dichiara Mauro Bornia – per la bocciatura in Consiglio regionale della proposta di legge sul reddito di inclusione. Sono orgoglioso che ad avanzare questa proposta sia stato il Gruppo consiliare del mio partito, il PD, ma sarei stato altrettanto favorevole se a proporla fossero stati il centrodestra o il Movimento Cinque Stelle.
Lo sarei stato perché ogni giorno vedo le situazioni di forte fragilità dei cittadini che si rivolgono ai servizi sociali. E tutti i giorni vedo gli operatori dei servizi sociali, insieme a una rete associativa diffusa, sia cattolica che laica, lottare per sottrarre, con grande fatica, persone dall'indigenza.
So pertanto quanto sia importante poter contare su risorse aggiuntive oltre la legge delega votata dal Parlamento, che promuove azioni verso il contrasto della povertà.
Invece ai cittadini liguri, a quelli in maggiore difficoltà, per ragioni di bassa cucina politica, verrà negato il reddito di inclusione attiva che, seppur in via sperimentale, avrebbe costituito infatti una possibilità di aiuto concreto alle persone che si trovano ai margini del mercato occupazionale, alle famiglie svantaggiate e sotto i livelli minimi di sostentamento, con l'erogazione di aiuti economici fino a 400 euro. Il tutto in collaborazione con i comuni che avrebbero orientato i lavoratori, attivati attraverso la norma, verso progetti di pubblica utilità e salvaguardia del territorio".
"Questo - prosegue l'assessore - mi riempie di amarezza anche perché a parole, ogni qualvolta ho partecipato alle commissioni consiliari che si occupano di queste tematiche, non ultima quella sul riordino del regolamento di pochi giorni fa, tutti i consiglieri dei partiti che in Regione hanno votato contro - maggioranza di centrodestra e ci metto anche i 5 stelle che si sono astenuti, ma che di fatto hanno contribuito alla bocciatura della proposta - hanno sempre manifestato la necessità di aumentare le risorse a disposizione dei servizi sociali, proprio per fronteggiare l'emergenza povertà che è aumentata anche nel nostro comune.
Un'occasione persa di concreta lotta alla povertà. E per questo gli spezzini e i liguri devono ringraziare il cinismo di chi in Consiglio regionale siede sui banchi del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle".