Qualche mese fa il Sindaco e l'allora presidente della società Santini parlavano di un'offerta giunta al Comune da una società di Carrara e di una gestione di lunga durata del porticciolo.
Poi quel tipo di procedura pare essere stato archiviato in sordina ed è partito un assurdo balletto sulle procedure da utilizzare per affidare la gestione dell'approdo turistico.
Com'è noto, per l'assegnazione di un'area demaniale, le norme sono molto nette e chiare: ci vuole una gara, che ha i suoi tempi e le sue regole.
Anziché seguire questo iter normale, però, da quello che si legge sulla stampa, pare che il Comune di Ameglia abbia intrapreso una strada diversa decidendo di avviare un'indagine di mercato, che, sempre a quanto si apprende dalla cronache, sembrerebbe essersi trasformata in una gara in corso d'opera, prima ancora che l'iter si fosse concluso.
Tutto ciò, se confermato, a mio modesto parere, ha uno scarso riscontro normativo. Anche perché – prima ancora che l'iter si chiudesse - è uscito (sempre sulla stampa) persino il nome del presunto vincitore.
Evitando qualsiasi tipo di commento, a questo punto però la domanda è: qual è la vera ragione per la quale non è stata scelta la strada chiara della gara?
L'amministrazione comunale faccia chiarezza al più presto perché questo suo silenzio ha dell'incredibile.
Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione Liguria