"E' una situazione – spiega Michelucci – che desta non poche preoccupazioni. Il reparto, al momento, conta, rispetto ai 5 previsti, 3 soli posti letto effettivamente attrezzati per la rianimazione e 1 attrezzato come appoggio. Si tratta, peraltro, di posti che servono pazienti cronici e non acuti. Sta inoltre progressivamente crescendo il numero di infermieri che si trasferiscono alla Spezia.
Manca la strumentazione tecnica necessaria. Manca un ecografo, ad esempio, cosa che costringe il personale medico, ogni volta che ne ha bisogno, ad andare in un altro reparto chiedendolo in prestito d'uso, sperando che in quel momento non sia utilizzato.
E' un reparto strategico all'interno di un ospedale e, come tale, necessita di dignità, di un rilancio delle sue funzionalità. Al contrario, circolano voci preoccupanti di un suo possibile ridimensionamento a sub-intensiva. Si tratta di un'ipotesi da rigettare poiché proprio il rilancio di questo reparto costituisce un punto di partenza imprescindibile per la valorizzazione del San Bartolomeo. Attendiamo perciò risposte rapide e concrete da parte dell'assessore Viale".
"Il dato preoccupante -conclude Michelucci - è questo continuo e progressivo abbassamento della qualità dei servizi offerti ai cittadini che investe diversi reparti del nosocomio sarzanese. A testimonianza di come non ci sia un disegno di valorizzazione delle sue funzioni ma soltanto il maldestro tentativo di contenerne i costi andando, di volta in volta, a contrarre servizi secondo le necessità più impellenti. E' un modo di agire completamente sbagliato, in particolar modo quando si parla di sanità pubblica.
Sullo smantellamento della rianimazione, così come sugli altri ambiti "colpiti" dalle conseguenze di politiche che non condividiamo affatto, la nostra opposizione sarà durissima".