"Il comitato, grazie alla competenza tecnica di alcuni suoi esponenti, ha, nel tempo, mosso rilievi e critiche all'operato del Comune - scrive Guerri- e i loro argomenti si sono puntualmente rivelati fondati. Prova ne è il fatto che dopo sei anni via Marconi è ancora chiusa e la frana tutt'altro che suturata, in uno scenario nel quale l'unica certezza sono le notevoli quantità di denaro pubblico finora spese (3 milioni di euro). I lavori - fra annunci e promesse sistematicamente rivelatisi bugie e fumo negli occhi, progetti più volte rivisti, nuove consulenze, lunghe e ingiustificate interruzioni con contestuale abbandono e deterioramento delle opere nel frattempo realizzate- hanno dato l'impressione di una sconcertante navigazione a vista, utile solo ad allungare la durata dei disagi per la popolazione e, secondo alcune analisi tecniche, a peggiorare la condizione della collina. Da ultimo è stata segnalata la superficialità della decisione di asfaltare un tratto di via Montalbano dove i lavori di messa in sicurezza sono ancora ben lontani dal concludersi e senza tenere conto delle corrette pendenze per il deflusso dell'acqua; e proprio nelle ultime ore a questo si è aggiunto il distacco di nuove porzioni di terra con cedimento di una parte delle biostuoie di contenimento già posizionate (a dimostrazione della persistente precarietà e quindi della pericolosa inefficacia di quanto finora compiuto pur con il tanto denaro e i tempi biblici sin qui avuti a disposizione".
Nella sua istanza Guerri chiede al sindaco di rendere conto al Consiglio Comunale di queste ultime criticità messe in evidenza dai cittadini e di fornire tutte le delucidazioni del caso.