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Mercato etnico di Lerici, Rete Imprese: "Non è una questione di intolleranza razziale ma di legalità" In evidenza

Alla luce delle polemiche scatenate negli ultimi giorni sulla stampa locale da una parte della politica lericina ed aventi ad oggetto il Mercato multietnico di Lerici, Rete Imprese La Spezia – sentendosi chiamata in causa – non può esimersi dall'esprimere la propria opinione.

"In verità avremmo preferito restare ai margini di una polemica che riteniamo inutile, strumentale e francamente puerile, ma nel momento in cui vengono attaccati commercianti e artigiani che rappresentano il vero tessuto produttivo del territorio abbiamo sentito l'obbligo di dire la nostra.
Purtroppo riscontriamo che, come spesso accade negli ultimi anni e non solo a Lerici, quando scarseggiano gli argomenti per una sana contrapposizione politica se ne inventano di nuovi con l'unico scopo di alimentare polemiche a mezzo stampa e social media; polemiche volte esclusivamente a non farsi dimenticare.

Affermare che le scelte dell'Amministrazione comunale siano condizionate dalle richieste di commercianti ed artigiani è offensivo e del tutto privo di fondamento, anche perchè – se così fosse – non avremmo dovuto subire le varie decisioni a dir poco scellerate prese dalle precedenti amministrazioni.
Inoltre, e pare quasi superfluo doverlo ricordare, il rispetto delle regole è condizione imprescindibile per qualsiasi attività, e pertanto un mercatino etnico o di qualunque tipo esso sia necessita di una regolamentazione certa e rispondente alle normative vigenti.
Gli Operatori del mercato etnico sono ambulanti tanto quelli del mercato del sabato a Lerici o di quello del venerdì a San Terenzo e come tali, per poter svolgere la propria attività, devono avere una regolare autorizzazione e sono tenuti al rispetto di regole come quelle che prevedono il possesso della Carta di Esercizio, l'attestazione della regolarità contributiva, l'annotazione delle presenze e il pagamento di suolo pubblico e spazzatura.

Il maldestro tentativo di far diventare il mercatino etnico una questione di intolleranza razziale appare quindi surreale e del tutto fuori luogo. Qui non si tratta di accoglienza o integrazione ma semplicemente di legalità e di rispetto delle regole; che devono valere per tutti, a prescindere dal colore della pelle o dal paese di provenienza.

 

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