"Come manifestato all'unanimità dalla Comunità del Parco di Montemarcello Magra Vara, la Regione stralci il comma che prevede, di fronte all'irreperibilità di aree idonee, la permanenza degli impianti produttivi nelle aree Parco".
"Si sta cercando di far passare sotto silenzio un comma destinato a cambiare radicalmente la convivenza, all'interno di dette aree, degli impianti produttivi – spiegano i consiglieri. Se infatti il comma 5 stabilisce un limite temporale (il 31.12.2017) per consentire la definitiva ricollocazione in altro sito al di fuori dalle aree parco, di quegli impianti incompatibili con la LR 12/1995, il comma successivo di fatto consentirà, di fronte all'irreperibilità di aree idonee, la permanenza degli impianti produttivi.
Facciamo nostro, pertanto, il parere unanime espresso dalla Comunità del parco di Montemarcello Magra Vara a quanto espresso dal Consiglio del Parco, sulla necessità di eliminare il comma citato.
Un'ipotesi, quella della possibile permanenza degli impianti, contraria allo spirito di salvaguardia e di tutela ambientale a cui si ispira tutta la normativa sui parchi. Gli strumenti di mitigazione dell'impatto ambientale, lo si è visto, spesso non sono sufficienti per garantire la presenza di certe attività in aree protette. Occorre pertanto traguardare il definitivo spostamento degli impianti.
Tale posizione, che la Regione vorrebbe portare avanti, è l'ennesimo atto di una politica che sta penalizzando molto le realtà dei parchi liguri e delle aree protette, con forti contrazioni di risorse destinate a mettere sempre più in difficoltà realtà che invece andrebbero valorizzate proprio per il ruolo chiave che svolgono anche in materia di lotta al dissesto e cura e tutela del territorio