I due esponenti del Partito Democratico proseguono: "Non esiste uno spezzino o un abitante di Porto Venere che auspichi una Palmaria invasa dai turisti delle crociere o trasformata - snaturandola - in un resort per ricchi. A Toti, Cavo, Scajola e compagnia bella vogliamo dire: giù le mani da un patrimonio dell'umanità, giù le mani da un bene naturalistico fondamentale che deve mantenere la propria autenticità. La Palmaria non deve essere trasformata e cementificata. L'amministrazione regionale precedente ha buttato giù lo "scheletrone", non permetteremo scempi o idee folli. Al sindaco di Porto Venere, schiacciato sulle posizioni di Toti, Cavo e Scajola, vogliamo dire soltanto una cosa: dimostra un po' di dignità e difendi il tuo territorio, smentendo le idee folli di trasformare la Palmaria in Capri o di farla invadere dai crocieristi".