Non comprendiamo le ragioni che hanno portato alla decisione della Regione Liguria di chiedere il rinvio di fusione della nostra Autority con Marina di Carrara e non procedere celermente come previsto dal DPCM di riforma portuale con l'istituzione dell'Autorità di Sistema.
Non possiamo non sottolineare come tale proroga possa (in un momento delicato e di grande difficoltà del mondo dello shipping) provocare un impasse sui progetti da attuare e di sviluppo che, lo vogliamo sottolineare, avevano visto il plauso di tutte le forze politiche e istituzionali all'integrazione dei nostri porti, sottolineandone la complementarietà e gli effetti positivi che tale integrazione avrebbe comportato in termini di sviluppo complessivo.
Per questo c'è bisogno di avviare da subito questo processo attuando la riforma dando stabilità, provvedendo alla nomina della presidenza, una figura autorevole che abbia pieni poteri e che si possa mettere subito a lavorare al servizio del porto e delle migliaia di lavoratori che hanno contribuito a far diventare il nostro scalo un modello di efficienza, produttività e coesione che non possiamo vedere fermato da logiche politiche che non comprendiamo.
Per questo ci auguriamo che la Regione Liguria riveda la propria posizione nei confronti del porto di La Spezia e proceda nella direzione indicata dalla riforma per dare risposte e certezze ad un comparto vitale per l'intera economia provinciale.