Si è tenuto, inoltre, nei giorni scorsi, un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico con l'obiettivo di coinvolgere stabilmente il ministero in questa partita. Alla riunione erano presenti l'assessore allo sviluppo economico Laura Ruocco accompagnata dal dirigente Claudio Canneti e dal funzionario Maria Elena Casentini, Andrea Napoletano, capo segreteria del Ministro, Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del MISE, e Marco Calabrò, dirigente dell'analisi del sistema produttivo, crisi d'impresa e reindustrializzazione dei siti inquinati.
L'Amministrazione ha illustrato l'intenzione di confermare il sito come area a vocazione industriale con attività ad alta innovazione tecnologica e forte sostenibilità ambientale. Il Ministero, a sua volta, si è dichiarato disponibile ad aprire a livello nazionale, già a partire dal mese di settembre, un percorso sulla dismissione della centrale e sul riutilizzo delle aree dismesse.
"L'incontro al Ministero – ha dichiarato l'assessore Laura Ruocco - ha confermato la forte attenzione a livello nazionale. Un fatto positivo che ci dà forza nell'affrontare questa grande e importante scommessa per la città. Non vogliamo farci cogliere impreparati dalla dismissione della Centrale e, soprattutto, vogliamo che Enel abbia una parte attiva nel progetto futuro. Pensiamo a quell'area come un sito industriale ad alta innovazione tecnologica e a forte sostenibilità ambientale.
Dobbiamo impegnarci per una visione strategica che rilanci l'occupazione di qualità, valorizzi le risorse esistenti e i vantaggi competitivi del territorio e sia in grado di creare forze di agglomerazioni tali da sviluppare alla Spezia un hub tecnologico e di innovazione, magari proprio in quei settori industriali in cui abbiamo una storia di competenze e di professionalità. Sappiamo che i settori industriali ad alta innovazione vantano i più alti moltiplicatori di reddito e occupazionali ed è proprio questo ciò di cui la città ha bisogno"