«Purtroppo queste incresciose situazioni accadono troppo spesso, andando a pesare sul welfare – dice Pucciarelli – Non è più accettabile che ciò accada, anche in considerazione del fatto che ci sono famiglie che attendono da anni di ottenere un alloggio. Sembra che oggi i nodi vengano al pettine, perché sono evidenti i danni della politica che ha di fatto abolito i confini della nostra nazione. Da madre capisco la preoccupazione della donna rumena verso i propri figli, ma questo disagio tocca molte delle nostre famiglie e non per questo autorizza ad occupare case vuote. Se passasse questo principio, verrebbero meno i diritti legalmente maturati. E' evidente che abbiamo un problema concreto di risorse destinate al welfare, dove alle richieste degli italiani si aggiungono quelle degli stranieri che sono in continuo aumento. E' evidente che non si può continuare ad accogliere il resto del mondo quando la disoccupazione è all'ordine del giorno, quando vengono tolte risorse al welfare, quando vengono abbondantemente incrementare le risorse per traghettare clandestini nel nostro Paese. Mi verrebbe da chiedere, per il principio di reciprocità, cosa accadrebbe in Romania ad un italiano che si trovasse nella condizione della signora, che tipo di iniziative intraprenderebbero i servizi sociali, quali tutele verrebbero intraprese in una circostanza anomala».