Il provvedimento prevede che la Regione Liguria sia delegata ad approfondire al tavolo di lavoro con il Ministero delle Infrastrutture e ANAS quali strade abbiano effettivamente i requisiti per poter tornare al patrimonio statale e stabilire inoltre le priorità con le quali si potranno stipulare accordi, attraverso la procedura prevista dalla Legge di Stabilità 2016, affinché ANAS possa intervenire con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su tali strade, anche nelle more del loro effettivo trasferimento.
"L'obiettivo – ha spiegato Giampedrone – è quello di creare una rete viabilistica statale organica e funzionale anche nel territorio ligure e sopperire al grave deficit finanziario degli Enti territoriali gestori di strade, non più in grado oggi di mantenere in efficienza la rete stradale di competenza".
Sono diverse le strade che potrebbero passare di mano per poco meno di 400 km complessivi, la maggior parte di esse sono interregionali e ortogonali alla costa; tra queste, le più importanti sono la ex strada statale n. 582 del Colle di San Bernardo; la ex strada statale n. 490 del colle del Melogno, la n. 334 del Sassello, la n. 456 del Turchino, la n. 35 dei Giovi, la n. 225 della Fontanabuona, la n. 586 della Val d'Aveto, la n. 523 del Colle di cento Croci e la n.330 di Buonviaggio. Oggi in Liguria ammontano a 400 i km di strade già gestite da ANAS, che passerebbero a quasi 800, qualora venisse accolta l'intera proposta della Regione.