"Lo scorso 29 luglio avevamo presentato al Consiglio comunale un bilancio di previsione 2015 che, nonostante il rendiconto 2014 avesse chiuso con oltre un milione di euro di avanzo, scontava la parziale applicazione della nuova contabilità "armonizzata" e (a seguito dei riaccertamenti straordinari dei residui attivi e passivi,con la loro conseguente applicazione nei futuri esercizi di effettiva competenza) partiva da un disavanzo "tecnico" (appunto perchè dovuto alla nuova contabilità) di circa 760 mila euro, da ripianarsi in 30 rate annue da circa 25 mila euro.
Nonostante ciò, il rendiconto per l'anno 2015 (in discussione nella seduta del Consiglio comunale in programma giovedì 28 aprile) chiude con un disavanzo di circa 330 mila euro, a testimonianza di come il nostro Comune non solo abbia riassorbito la quota di disavanzo applicata al 2015 (25 mila euro), ma abbia pressoché dimezzato l'intero importo del disavanzo tecnico.
Si può ipotizzare quindi che, così procedendo, le rate annue verranno estinte molto prima dei 30 anni stabiliti dalla legge".
"Il Bilancio di previsione 2016, anch'esso in discussione nella seduta consiliare del 28 aprile, - prosegue l'assessore - vede la definitiva applicazione della nuova contabilità, che obbliga a cospicui accantonamenti e riserve, permettendo così margini di manovra sempre più ristretti.
Le previsioni non possono essere più fatte sulle entrate di competenza, bensì su quelle che si prevede di incassare totalmente.
Alcune manovre sono dunque state necessarie, anche per adeguare tariffe ormai piuttosto datate. In particolare, per quanto riguarda le attività commerciali, sensibili alla crisi generale che colpisce il Paese, abbiamo modificato il regolamento che disciplina l'utilizzo dei suolo pubblico, rimodulando i coefficienti a seconda della tipologia: un aumento del parametro per i suoli permanenti, una diminuzione per quelli temporanei, l'azzeramento della tassa sulle tende. Cosi facendo abbiamo adeguato una situazione che in passato aveva presentato criticità e verificato come, per gran parte delle attività, questa manovra non rappresenti un aumento complessivo, ma in molti casi un risparmio rispetto al passato, oltre a sancire un principio di maggiore equità.
Allo stesso tempo non abbiamo toccato il capitolo dei servizi sociali, mantenendo quelle risorse che sempre più si rende necessario garantire al fine di aiutare le fasce più deboli".