Il cittadino in questione ha iniziato uno sciopero della sete e della fame da alcuni giorni in segno di protesta per chiedere alle Autorità competenti, a cui ha indirizzato anche una lettera, che venga ripristinata la legalità così che possa ritornare in possesso del suo appartamento e degli oggetti in esso contenuti.
Il consigliere leghista ha presentato un'interrogazione in sede consiliare sulla delicata questione e in tale documento ha sottolineato come ai sensi dell'articolo 42, II e III comma, della Costituzione Italiana, la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti, allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti; la stessa può essere, nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. Inoltre anche la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 30890 del 14 luglio 2014, ha stabilito che il reato di occupazione abusiva si verifica nel momento stesso in cui avviene l'invasione dell'immobile, poiché si tratta di un reato istantaneo che ha termine solo quando viene abbandonata l'abitazione; non ha alcuna rilevanza e non estingue il reato il fatto che, in seguito, si verifichi la regolarizzazione della posizione di abusività originaria.
«Sono accaduti e continuano a verificarsi - dice la Pucciarelli -, in particolare nel capoluogo spezzino, numerosi episodi di irregolare occupazione di immobili, ecco il perché della necessità e dell'urgenza di un intervento decisivo per ripristinare la legalità. Chiedo inoltre che vengano verificate le condizioni di salute della persona che ha iniziato lo sciopero della fame e della sete per protesta. E' importante intervenire, di concerto con le Autorità competenti, per porre fine alle molteplici situazioni di illegittima occupazione di edifici, presenti nella città di La Spezia e nella Provincia rispettiva, affermando, anche in questo modo, i principi di legalità e giustizia sociale.